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Porco rosso

Regia di Hayao Miyazaki vedi scheda film

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Scarlett Blu

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La recensione su Porco rosso

di Scarlett Blu
8 stelle

Della cinematografia di questo fantastico regista dell'animazione giapponese, questo è il 4° film che ho avuto il piacere di vedere e scoprire.  Ed è stata una bella scoperta, anche piuttosto inaspettata.
Avevo sentito parlare molto bene di quest' opera, ma non pensavo che una storia dove il protagonista è un maiale potesse suscitare in me qualche interesse o velato entusiasmo.
Sì, magari mi sarei trovata davanti delle belle immagini, per una storia più adatta ai bambini - questo è stato il mio primo pensiero su un maiale aviatore - ma non è stato così. Ora, mi cospargo il capo di cenere perchè avrei dovuto avere più fiducia nel regista, nella sua fantasia e capacità di suggestionare attraverso racconti che non sono mai banali nè prevedibili.
Porco Rosso è una favola, certo, anche per bambini e gli elementi tipici non mancano, ma è anche molto di più. E' una storia leggera, ironica, assai divertente che diventa perfino esilarante a volte, dolce, amara e malinconica.
Porco Rosso è Marco Pagot, un pilota di idrovolanti trasformato in maiale da una maledizione legata a un passato doloroso, suggerito da ricordi tradotti in immagini delicate e poetiche.
E' una figura comica, un po' grottesca, se vogliamo anche lievemente 'sboccata' ma non volgare (ad esempio risulta divertente quando chiama 'merdaccia' il suo antagonista, ed è talmente ironico che non disturba affatto) nostalgica nel suo abbigliamento con l' impermeabile, gli occhialini tondi e il cappello che lo fanno sembrare una specie di detective, mentre in un locale ascolta cantare la sua bella amica Gina, innamorata di lui. In realtà, è un mercenario antifascista (potrebbe essere un film politico, ma credo sia solo un pretesto sottile per parlare di lotta per la libertà) che solca i cieli italiani per combattere contro i pirati dell'aria - altrettanto e forse più bizzarri, ridicoli e divertenti; dovrebbero essere i cattivi, ma alla fine non lo sono poi così tanto, e basterà una spavalda, furba ragazzina ingegnere a farli cedere - che attaccano navi e aerei civili e rapiscono bambine pestifere e incontenibili.
La cosa che forse mi ha colpito di più di questo strano film è l'omaggio all' Italia, più idealizzata che reale, quella del periodo fascista (forse non solo?) che non concedeva spazi nè pensiero alle donne, ma qui sono proprio le donne che tutte insieme lavorano per costruire l' idrovolante di Porco Rosso, su progetto di una giovanissima ingegnere Fio, che seguirà il maiale nella sua avventura sul Mediterraneo, e questo mi è sembrato uno splendido riconoscimento al valore femminino.
Anche la battaglia aerea finale è piena di leggerezza e ironia e non c'è mai gravità o pesantezza in nessuna situazione.
Ci si diverte e tanto, e si può riflettere.
Magari non sarà ai livelli di altri lavori più complessi e visionari, come La città incantata - e anche lì c'erano dei maiali - ma la magia non manca.
Da vedere: gli amanti di Miyazaki non resteranno delusi.

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