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Ghost in the Shell

Regia di Mamoru Oshii vedi scheda film

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AndreaVenuti

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La recensione su Ghost in the Shell

di AndreaVenuti
9 stelle

Ghost in the Shell è un film d'animazione giapponese del 1995 diretto da Mamoru Oshii (basato sul manga origiale di Masamune Shirow).

L'opera nonostante uno scarso successo in patria, sbalordì il pubblico e la critica di tutto il mondo influenzando non soltanto le sorelle  Wachowski per la realizzazione di Matrix, ma addirittura  uno dei più grandi "fabbricanti d'immagini" della storia del cinema come Steven Spielberg (A.I- Intelligenza artificiale) oltre ad aver affascinato un altro grande talento della settima arte come James Cameron:

«il primo film d'animazione per adulti che raggiunge un livello letterario e visivo eccellente».

Locandina originale

Ghost in the Shell (1995): Locandina originale

Mamoru Oshii è senza ombra di dubio il "filosofo degli anime" per definizione; un autore che utilizza l'animazione per veicolare profonde e complesse riflessioni eistenziali e filosofiche con un occhio di riguardo verso la società nipponica contemporanea.

 

Ghost in the Shall è un thriller cyberpunk che propone intense riflessioni sull'identità umana e sul confine tra realtà/esperienze simulate (chi siamo, siamo sicuri di esistere, il nostro ruolo del mondo???) oltre a ragionare sull'innovazione tecnologica in grado di raggiungere livelli inimmaginabili ma con un prezzo da pagare davvero elevato(siamo davvero liberi ?).

 

scena

Ghost in the Shell (1995): scena

I film propone un'eroina atipica, il maggiore Kusanagi, Cyborg esemplare agli ordini della sezione 9, pronta a tutto pur di consegnare alla "giustizia" i criminali; apparentemente felice del suo lavoro il maggiore nel corso del film comunica uno straninate senso di solitudine e si interroga più volte sul significato dell'esistenza (la solitudine è un riflesso della situazione del Giappone degli anni Novanta, solutidune derivata dal vuoto esistenziale vissuto da molti giapponesi a casua della tremenda crisi economica di quel periodo).

 

scena

Ghost in the Shell (1995): scena

Da un punto di vista tecnico-stilistico l'opera raggiunge un livello davvero eccellente; partiamo da una sceneggiatura complessa, articolata ed intrigante, il tutto unito da una regia favolosa: oblique dal basso, carrellate, canpi lunghi, panoramiche dall'alto e piani sequenza sono solo alcune delle chicche che troverete in questo immenso film; infine tremendamente efficace e congeniale al contesto  la colonna sonora firmata da Kenjii Kawai (storico collaboratore  di Oshii).

scena

Ghost in the Shell (1995): scena

Capolavoro.

«E ora dove andrà questo essere appena nata? la rete è vasta e infinita».

 

 

 

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