Regia di Tobe Hooper vedi scheda film
Piccola perla figlia del miglior cinema d'exploitation, è un ritratto impietoso e desolante della squallida periferia texana, luogo arido, desolato e ostile, svincolato da istituzioni e abitato da selvaggi. Lungo tutto il film proviamo lo stesso senso di claustrofobia e di impotenza dei protagonisti, quasi si respira il marciume nella casa dei cannibali: conferiscono ancora maggiore realismo le interpretazioni rozze, la pellicola (volontariamente o no) rovinata, come fosse un documento di una storia ripresa realmente, e il fatto che un analogo caso di cronaca accadde veramente (Ed Gein). Come nei migliori horror, alla fine non viene data allo spettatore una morale: nascere in posti del genere comporta necessariamente a sviluppare comportamenti borderline, questo sembra essere il messaggio, al di là del bene e del male
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