Regia di Martin Scorsese vedi scheda film
"Non dirmi che non lo posso fare e non dirmi che non può essere fatto" (Leonardo Di Caprio / Howard Huges)
The Aviator.
Ventesimo film di Martin Scorsese, con protagonista Leonardo Di Caprio, entrambi in cerca di un Oscar da anni. Per il primo, una valanga sarebbero stati meritati: la straordinaria regia di Taxi Driver, Toro Scatenato, Quei Bravi Ragazzi, Casino. Per il secondo, l'irripetibile interpretazione di Jack in Titanic.
Ed ecco quindi uno dei migliori registi di sempre unito ad un ottimo attore.
La trama è nota, e la riassumerò brevemente: il film è di genere biografico e tratta la vita di un imprenditore e regista statunitense, Howard Huges, che realizzò azzardate imprese aeronautiche grazie agli ingenti capitali che gli lasciò il padre.
Huges era un personaggio molto particolare, oltre ad essere un grande spericolato e "futurista", era anche davvero paranoico, e non solo...
Già dalle prime scene si intuisce che ci si trova davanti ad un'opera pressochè perfetta nella messinscena.
Visivamente impeccabile, eccellentemente interpretata, splendidamente girata, ha però un grande difetto.
Non emoziona.
Non lascia il segno.
La sensazione è quella di vedere un film costruito solo per l'Oscar che, forse anche giustamente, non si è aggiudicato.
Nulla da dire, come ho già scritto, sulla costruzione del film. Oltre all'intramontabile talento registico di Scorsese, tutto nei minimi dettagli è perfetto. Dalla calibrazione dei colori alle musiche, alla scelta del cast e delle location.
Di Caprio recita molto bene anche stavolta, entrando nei panni del difficile personaggio di Huges.
Un'unica pecca, forse, si può trovare nel montaggio: era probabilmente consigliabile tagliare qualche minuto di pellicola, ma bene così.
Una scena è davvero memorabile: il volo degli aerei mentre Huges gira il film, con come sottofondo "Toccata e fuga in re minore BWV 565" di Johann Sebastian Bach. Trovate il link per vederla qui sotto.
https://www.youtube.com/watch?v=eOF5UhZt0Gs
E quindi, dopo aver ammesso l'oggettivo splendore del film in quanto tale, giungo alla mia interpretazione dell'opera.
A parte la scena sopra citata, The Aviator non mi ha appassionato. Non so dire il perchè, ma non è scattata la solita "scintilla" che ti fa seguire il tutto con un interesse insolito e provare emozioni nuove.
Davanti agli occhi dello spettatore correva, distaccata, la perfezione di un film.
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