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Donnie Darko

Regia di Richard Kelly vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Donnie Darko

di giuliobonfante
8 stelle

Si leggono migliaia di interpretazioni, ma la faccenda appare molto più complessa di quanto non sia realmente, o almeno: non è necessario capire a fondo la storia del viaggio temporale e degli universi paralleli per apprezzare a pieno il film, che essenzialmente parla delle precoci riflessioni sulla vita e sulla morte di un ragazzo incompreso e sensibile.

Ad ogni modo, quello che si vede per la gran parte del film è un universo parallelo, e questo spiegherebbe la sua scadenza e le licenze poetiche (o surreali)  che si concede. Quando questo si autodistrugge, Donnie, che ha letto a fondo il libro di Nonna Morte, sa come tornare coscientemente alla realtà e decide di morire schiacciato dal reattore, ingannando la sua paura più grande, quella di morire solo (e per questo se la ride), e dando la vita alla ragazza, che se lo avesse conosciuto sarebbe stata investita da Frank. 

Come nella grandissima maggioranza degli scritti che hanno il coraggio (o l'incoscienza) di tuffarsi nel modo degli spazi temporali, anche Donnie Darko non funziona alla perfezione e si contraddice più volte. Ma, come dicevo, non è questo il fulcro della storia, e il vero fulcro rende il film uno dei più interessanti degli anni duemila. Ambientato nel mondo adolescenziale della mediocre provincia americana, e quindi degli slasher anni '80 (citati nella scena del cinema, con La casa), ha qualche spunto horror ma si tiene a distanza dal genere, e non può essere rinchiuso in nessun altro, neanche in quello fantascientifico. L'unico mondo al quale si avvicina è quello lynchiano (che nella "mediocre provincia americana" ci sguazza), e con il quale condivide qualche atmosfera (il Morandini dice benissimo "di ineluttabilità quasi biblica"), l'inquietudine e la mostruosità al fondo di una realtà non proprio tranquilla ma beata nella sua ipocrisia e nel suo scialbore.

Molto ben diretto dallo stesso esordiente Kelly che ha concepito e scritto l'intreccio; ottime interpretazioni e musiche perfette.

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