Regia di Fatih Akin vedi scheda film
Orso d'oro a Berlino 2004, il film di Akin è veramente notevole: intenso, vivo e sincero. La prima parte dove i due personaggi tentano il suicidio e la ragazza di origini turche vuole ribellarsi alle convenzioni sociali (per avere la propria libertà sessuale), sposando un alcolizzato più grande di lei che non riesce a riprendersi dalla morte della moglie (Unel è veramente eccezionale) riesce ad avere un non so che di ironico. La seconda parte, dopo che Unel si innamora della moglie, ammazza il suo amante e finisce in carcere vira nel dramma per lui e nell'autodistruzione della ragazza (le violenze che lei subisce provocando). Il finale è invece perfetto e rimane impresso, soprattutto per il senso di disillusione che rimane alla fine nello spettatore attraverso i volti dei personaggi. Un grande film sulla difficoltà dell'integrazione tra culture (la comunità turca in quella tedesca). Notevole la fotografia (le luci sono incredibilmente "calde") e le ambientazioni periferiche. Voto: 7,5.
Una ragazza sfidando le convenzioni sociali, si sposa con un tizio che conosce da pochissimo per avere la propria agognata libertà.
Originale e ben mixata.
E' un film intenso, che non necessita di cambiamenti.
Il suo messaggio è chiaro e forte e la forza delle sue immagini rimane impressa negli occhi dello spettatore. Voto: 8.
Molto brava: ha talento ed è molto sensuale.
Perfetto per la parte con quella sua aria perennemente sfatta.
Piccola parte, niente di speciale.
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