Regia di Eugenio Cappuccio vedi scheda film
Un altro film sul mondo del lavoro.Qui la visuale (tenendo conto di Mi piace lavorare) è dall'altra parte del tavolo.Cosa non si fa per la carriera, per il denaro, per il potere..., solo che questo si mangia, come uno squalo, il nostro IO, la nostra anima, i nostri sentimenti.. oltre che la nostra vita privata, e dopo cosa rimane se non la solitudine e la disperazione. Chi prima o chi dopo arriva a questo nodo, a secondo delle sensibilità. Tutto questo il film lo mette nel piatto, e ci riesce in parte, con un approfondimento che va a fasi alterne. Nell'insieme avvince e fa riflettere, il che vuol dire che diverse cose stanno al posto giusto.Il regista dà molto spazio al suo attore, che è bravo e determinante, magari qualche figura doveva essere trattata con più specificità, come il ruolo della ragazza, che viene fuori solo all'ultimo, mentre inizialmente è solo paglia al fuoco.Quindi c'è qualche errore di sceneggiatura per costruire i personaggi.
Il Dottor Pezzi accetta l'incarico di licenziare entro breve tempo, 25 persone da una ditta, con il patto di non creare problemi di immagine e di sindacato. Dovrà fare i conti, all'inizio solo con i numeri e poi con le persone.
Partecipazione estemporanea dell'Ex direttore di Rai 2, e certo dell'argomento ne sa qualcosa
Carinissima, ma forse non troppo all'altezza per la parte
Questo attore è bravo, e lo avevo visto in Dopo Mezzanotte. Qui affronta una parte totalmente diversa, riuscendo in pieno nel parto difficile del ruolo, che poi sostiene in buona parte del film
Buon esordio, con un'idea non facile, avrebbe avuto bisogno di un aiuto in fase di sceneggiatura in più
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