La recensione su Spider-Man 2

Dopo il primo, divertente e ben fatto Spider-Man che velocemente e senza troppi fronzoli ci ha fatti immergere nell'universo del supereroe targato Marvel con continui tocchi di genio e una grande immedesimazione, Raimi con questo film continua ad evolvere i personaggi e approfittando dell'empatia che ci lega inevitabilmente con loro realizza un approfondimento maturo e coraggioso sull'essere supereroi, magari non originalissimo nel concetto ma d'impatto del film, inserendo un fortissimo villain come il Dottor Octopus, interpretato da un grande Alfred Molina che raggiunge l'interpretazione di Dafoe nel primo, anzi, forse è anche meglio, anche perchè il personaggio in questo capitolo ha veramente poco di cartoonesco, è sì ironico e dissacratorio, ma anche profondo e malinconico. Sacrificare la propria vita per il bene degli altri? Mischiarsi alla massa e far sì che i crimini di ogni giorno ci passino sotto gli occhi? Chi scegliere fra Spider-Man e Peter Parker?, l'intelligenza (e i superpoteri) non sono un privilegio ma un dono, come direbbe il Dr. Octavius, vale la pena mettere in pericolo tutto ciò che amiamo per difendere gli altri, siano essi dei perfetti sconosciuti? Il peso della morte dello Zio Ben e l'amore per Mary Jane (Per niente una classica stangona ma una donna di gran fascino come la Dunst, vista due anni fa cresciuta e meravigliosa in Melanchonia di Lars Von Trier), la vita si complica anche dietro un'apparente travestimento di leggerezza, fra il consegnare pizze nel modo più veloce possibile, bloccare macchine piene di criminali con il potere delle ragnatele e diatribe con l'odiosa maschera di un teatro, ovvero il mitico Bruce Campbell; quando Peter perde la bussola finisce anche per non avere alcun potere, finisce per il brancolare nel buio e diventare un comune essere mortale, mediocre, omologato, e nel caso di Peter anche sfigatello, e vedere un agente bancario che vuole levare casa a tua nonna non può certo che far crescere la rabbia: quindi perchè non tornare nel mondo della fantasia e salvare tutti dai cattivi? Cosa c'è di più nobile? Chissà, ed il bello di questo film è proprio questo: la leggerezza è confinata nelle scene umoristiche, la vita, la morte e le decisioni dei vari personaggi sono trattate in modo adulto e per niente leggero, e Raimi si scatena in un paio di sequenze tornando anche lui ragazzino, realizzando delle sequenze ai margini dell'horror di grandissimo impatto (La morte della moglie di Octopus trafitta dai vetri, forse una citazione voluta a L'aldilà di Fulci visto che il regista ne è un grande ammiratore, e magnifica è soprattutto la scena del risveglio di Octopus... terrificante!). In poche parole un cinecomic che dentro ha tutto, grandi momenti action, una storia d'amore sottile e per niente banale e si dimostra coraggioso mostrando un supereroe davvero combattuto, non esattamente pulito dentro e quindi inflazionato dalla vita di tutti i giorni, e preso da una vera e propria lotta interna che dura dall'inizio alla fine del film. Grande Raimi, e un applauso anche a tutti gli attori a partire da Tobey Maguire: perfetti!
Voto: 8+

Sulla colonna sonora

Classica colonna sonora di Danny Elfman, archi, suoni d'orchestra, ci sta bene ma non è niente di memorabile, lui è molto più adatto ai toni darkeggianti di Batman, li sì che era sbalorditivo, qui pare un pò spaesato. Tutt'altro discorso per le canzoni della soundtrack: epiche!

Su Sam Raimi

Perfetta, uno dei migliori registi esistenti dal punto di vista tecnico (e non solo)!