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Birth. Io sono Sean

Regia di Jonathan Glazer vedi scheda film

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La recensione su Birth. Io sono Sean

di LED34
8 stelle

Anna, ricca editor di New York, cade in un lutto profondo, quando il marito, Sean, muore accasciandosi per terra mentre praticava jobbing a Central Park. In quel presiso istante, parallelamente, nasce un neonato. Passati dieci anni, Anna, decide di rifarsi una vita, convollando a nozze con Joseph, un pezzo grosso dell'alta società, quando, durante la festa di compleanno di sua madre, si intrufola in casa un bambino che dice di essere la reincarnazione di Sean.Inutile dire che la notizia non viene presa sul serie dalla famiglia, Anna compresa, ma il bambino per confermare la sua tesi espone una serie di nozioni e di fatti che soltanto Sean poteva essere a conoscenza (ad esempio il posto dove hanno fatto l'amore per la prima volta). Nonostante i famigliari siano sempre più scettici nei confronti della veridicità dei fatti, Anna comincia ad avere dei forti dubbi sulla vera natura del bambino: è se realmente fosse la reincarnazione di Sean? In tal caso, Anna, potrebbe ricongiungersi con lui, aspettando che diventi maggiorenne intorno ai 20 anni, con la speranza di poter riappropriarsi dell'antico legame amoroso ,mai del tutto dimenticato e mai sopito. La verità rimetterà tutto nella giusta prospettiva, anche se dolorosa. Accolto freddamente alla Mostra di Venezia, dove venne presentato in anteprima, Birth, che in inglese suona un pò come nascita, e lasciando perdere la solita stupidissima aggiunta italiana al titolo originale, è un film che non piace a tutti o meglio non è per tutti i palati, per via di alcuni suoi aspetti non facili da cogliere, per l'atmosfera particolare che lo avvolge. Alla maggior parte dei critici per lo più delusi di non vedere la presunta scena-scandalo con il quale il film venne pubblicizzato l'hanno letteralmente stroncato non tendendo conto pero' che non si tratta di un horror in stile Sesto Senso ma di un dramma psicologico, incentrato sull'elaborazione di una perdita e la caduta del desiderio sessuale un pò come in Eyes Wide Shut di Kubrick, molto originale nella descrizione delle contorte psicologie. In questo senso l'interpretazione di Nicole Kidman e superire ad ogni elogio, quando la cinepresa la inquadra in particolare in primo, si assiste ad uno spettacolo di arte recitativa: cito su tutte la scena del concerto, dove sul suo volto si leggono tutte le emozioni di una donna confusa.  

Sulla colonna sonora

avvolgente

Su Nicole Kidman

La sua interpretazione è al di sopra di ogni elogio. Quando la cinepresa la inquadra in primo piano si assiste ad uno spettacolo di arte recitativa. Cito su tutte la scena del concerto.  

Su Cameron Bright

Convincente ed inquietante

Su Lauren Bacall

Solidissima interpretazione di un'attrice storica

Su Anne Heche

Inquietante

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