Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Come inguaiammo il cinema italiano

di berkaal

9 stelle

L'ultima volta che ho visto un film di Franco Franchi e Ciccio Ingrassia avevo dodici/tredici anni, mia zia mi portava al cinema qui in paese, di sabato sera, davano due film, uno dietro l'altro, il teatro era strapieno, la gente veniva per stare insieme, per ridere, per commentare, molti non sapevano nemmeno cosa avrebbero visto. Era un altro pianeta. In quel contesto Franco e Ciccio erano perfetti, al di là del valore delle loro pellicole, la loro profonda umanità si sposava perfettamente con quella che animava quelle serate. Onestamente io li snobbavo: nella mia smania di crescere mi ero già innamorato di "2001 Odissea Nello Spazio" e, manicheista come tutti i bambini, non ero disponibile ad accettare niente di meno. E' quindi con grande interesse e curiosità che mi sono accostato a questo film di Maresco e Ciprì che ho trovato molto bello, sia a livello di documento storico, sia perché mi ha permesso di vedere, in un certo senso per la prima volta, questa coppia di comici dopo quarant'anni. E' un vero peccato che Franchi ed Ingrassia abbiano preferito film commerciali al rischio di intraprendere strade poco battute e scomode che avrebbero però permesso loro di cogliere i frutti della loro crescita artistica e delle loro innegabili capacità. Capacità che emergono chiaramente nel corso della pellicola, penso in particolare alla scena tratta dal film di De Sica, veramente fulminante. Con ben altri produttori, registi e sceneggiatori l'impronta dei due comici palermitani nel cinema italiano sarebbe stata profondissima.

Sulla trama

Il documentario segue Franco Franchi e Ciccio Ingrassia dalla nascita alla morte, con l'ausilio di fotografie, filmati e l'apporto di numerosi testimoni e famigliari, tra i quali spicca per la sua umanità e la sua simpatia il compianto Gregorio Napoli.

Sulla regia di Franco Maresco

Franco Maresco e Daniele Ciprì confezionano un'opera di tutto rispetto, contrassegnata dal loro stile inconfondibile, nella quale però i due momenti meno felici sono quelli alla Cinico TV, che se non tolgono alcunché al giudizio finale risultano però pleonastici.

Sull'interpretazione di Franco Franchi

Non so perché, ma la sua statura, i capelli e la mimica mi hanno sempre fatto pensare a James Brown. Franco Franchi era un comico di razza, venuto dalla strada e dotato di una vitalità e di una creatività uniche.

Sull'interpretazione di Ciccio Ingrassia

Un mito, e non penso solo ad Amarcord, dove la sua interpretazione è geniale. Alto, magro, allampanato, la sua icona gli ha permesso di togliersi delle grosse soddisfazioni artistiche in tarda età, senza l'apporto del suo partner.