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Il mercante di Venezia

Regia di Michael Radford vedi scheda film

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La recensione su Il mercante di Venezia

di Argan
5 stelle

Una serie di capovolgimenti di punti di vista stupendi, lo spettatore viene sballottato da una parte all'altra, cambia più volte opinione e si ritrova a volte dalla parte di uno e a volte dalla parte dell'altro protagonista (o almeno questo è quello che mi è successo), anche se forse non era questa l'idea del regista (ma magari era l'idea di Shakespeare), non comprendo poi che senso hanno i "travestimenti" alla fine del film e della commedia (già annunciati ed abbastanza evidenti e perciò anche privi di un minimo di "sorpresa"). Splendido Al Pacino che è raro vederlo impegnarsi in qualche ruolo ultimamente (come uno studente che sa di essere il primo della classe e quindi si sforza il minimo possibile sapendo di ottenere comunque buoni risultati) ma mi è sembrato abbastanza coinvolto (doppiato egregiamente da uno dei nostri più grandi attori come Giancarlo Giannini), bravo come sempre anche Jeremy Irons, sono invece ripugnanti tutti gli altri attori che proprio non riescono ad entrare nel mondo fittizio del film, proprio non riescono ad abbandonare il modo di recitare ripugnante tipico di serie TV o teen movie, penso addirittura che non abbiano mai recitato in un teatro. Al Pacino è invece padrone della scena, estremamente teatrale e completamente a proprio agio, sicuramente una delle sue migliori interpretazioni negli ultimi anni (direi dal 1999 cioè dai tempi di "Ogni Maledetta Domenica"). 

Sinceramente penso che i capovolgimenti di punti di vista di cui parlavo non erano nell'intento del regista (ma probabilmente lo erano della commedia di Shakespeare) e questo aspetto penalizza molto la mia valutazione, sono convinto che l'intera opera sia stata forse fraintesa da Redford o forse volutamente resa fraintendibile, sono convinto che le ultime scene assumono un senso nell'opera originaria e che l'intero film vada interpretato (e quindi andava diretto) in modo del tutto diverso.

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