Regia di Bibo Bergeron, Vicky Jenson, Rob Letterman vedi scheda film
Non siamo di fronte ad un altro "Alla ricerca di Nemo", neanche di fronte ad un nuovo "Shrek". E "Shark Tale", tra i tre cartoni usciti ultimamente al cinema (gli altri due sono i ben più riusciti "Shrek 2" e "Gli Incredibili", e tutti e tre erano candidati all'Oscar -e non mi stancherò mai di ripetere che doveva vincerlo il secondo capitolo dell'orco verde-) è il meno riuscito. Colpa forse del fattore "già visto" che inizia pian piano ad entrare nella casa di produzione DreamWorks. Ok, il fatto di vedere una metropoli fatta "mondo marino" è molto divertente e presenta chicche interessantissime, ma questa volta i creatori di "Shrek" lasciano un po' in disparte non tanto la trama (che comunque è una storiellina di base), ma il personaggio principale, che dovrebbe giustamente essere lo squalo Lenny: e invece risulta chiaramente essere il pesciolino Oscar. Peccato, così sembra una pura operazione creata apposta per far ridere con le gag, che comunque non sono affatto tante e neanche troppo divertenti: il ritmo è divertente, ma non è elevatissimo, e noi siamo già stati abituati molto bene. Alcuni personaggi sono buffi, troppo secondari in ogni caso (il paguro folle è il migliore!). Le citazioni sono tante e come sempre il pubblico cinefilo ne resterà entusiasta (ovviamente "Lo squalo", poi chiaramente "Il Padrino"). Attenzione a tutti i personaggi, creati apposta sulle caratteristiche dei propri doppiatori: il pesciolino Oscar a guardarlo bene ha le labbra come Will Smith e a tratti si comporta come il principe di Bel Air, lo squalo vegetariano Lenny assomiglia a Jack Black, il pesce Sykes ha le sopracciglia proprio come Scorsese, la bella Lola fa il verso alla Jolie, Angie ha le movenze della Zellweger. E ovviamente il personaggio di De Niro, ossia Don Lino, fa il verso a Don Vito Corleone della saga di Coppola ed ha anche il neo come il mitico attore. Ma a parte queste belle considerazioni cinefile, resta il fatto che la pellicola è una piccola delusione per chi si aspettava qualcosa di esilarante. Peccato, perchè la qualità tecnica resta sempre perfetta. Voto: 6,5
Assortita.
Il personaggio principale deve restare lo squalo Lenny e attorno a lui deve girare la storia, non attorno al pesce Oscar; il ritmo dev'essere più elevato, con gag più assortite e migliori.
Ha diretto il primo "Shrek", e per questo mi aspettavo un po' di più. Comunque abbastanza godibile anche se non esilarante. Peccato.
Peccato, poteva essere esilrante ma "Shark Tale" resta solo godibile.
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