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Collateral

Regia di Michael Mann vedi scheda film

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La recensione su Collateral

di BobtheHeat
10 stelle

Quello di Collateral é un cinema che abbaglia per la ricercatezza, la cura e la luce delle proprie immagini. Fatto ancor più sensazionale dato che é girato interamente di notte. Un’unica, palpitante notte a Los Angeles, la metropoli tanto cara ed amata, nella quale Mann aveva gia’ ambientato Heat -La sfida, il suo insuperabile capolavoro. E’ lei "La citta’ della luce" (…ancora Heat), la vera protagonista di questo stupefacente thriller notturno. Una città sterminata, dove le auto ogni giorno finiscono per essere la vera dimora dei suoi abitanti. Dall’aria minacciosa e dal fascino speciale, lontana anni luce da quella consueta raccontata in modo uguale da decine di inutili film, quella dei negozi di lusso di Beverly Hills, dei ghetti e delle immancabili palme di Ocean Drive. Una metropoli poliglotta, più vera ed autentica, magnificamente fotografata (grazie all’uso del digitale ad alta definizione) anche nel più piccolo ed apparentemente insignificante particolare, che di notte riesce a trasmettere un'emozione del tutto speciale. E con l’aiuto della quale Mann, riesce a vincere la sfida di nascondere ed annullare persino l’identità del suo protagonista Tom Cruise, che sicuramente questa volta verrà ricordato per la forza del suo personaggio più che per la sua immagine di star. Cruise, capelli brizzolati, barba incolta, vestito anonimamente di grigio, sembra inizialmente presentarsi a Max (J.Foxx), suo timido (filosofo) tassista, come un deciso uomo d’affari. Ben presto quest’ultimo capirà che in realtà non é così… e che Vincent, questo é il suo nome, é invece uno spietato sicario, che suo malgrado, nel corso della notte, dovrà accompagnare a "chiudere" una serie di contratti… Ancora una volta quindi, nel cinema di Mann, siamo davanti ad un incontro/scontro tra due personalità tanto diverse quanto speculari, ad una corsa alla sopravvivenza che diventa racconto morale e ha la forza della tragedia classica. Un film di genere certo, ma avvincente e serrato, con un cast splendido anche nei ruoli secondari, e che nelle mani di Mann diventa personale ed unico. Merito anche della sceneggiatura, un meccanismo ad orologeria perfetto, nella quale man mano si incastrano i vari tasselli della storia. Sarebbe un errore dare troppo peso alla sua, a volte, scarsa plausibilità, le logiche della finzione, come sappiamo, sono diverse da quelle della realtà. Meglio evidenziarne piuttosto l’originalità, perché a ben vedere, inizia laddove altri avrebbero finito, concentrandosi esclusivamente sull’atto finale. Non sappiamo nulla del killer, non sappiamo per chi lavora e perché...non sappiamo nulla degli atti iniziali... Pur inserendosi all’interno di un genere, pur usandone i temi cardine, "Collateral" non ne segue la consueta linearità. Si puo dire che sia da questo punto di vista come ...il Jazz...che come ci viene spiegato in una memorabile scena/deviazione …"non si ferma alla melodia, va al di là, é improvvisazione, non é mai quello che ti aspetti". Mann non ha paura, anche se tutto si svolge in una sola notte, di spezzare il ritmo dell’azione, non se ne preoccupa, non rinuncia alla sua cifra stilistica fatta di accelerazioni (l’incalzante sequenza della strage in discoteca, nella quale Cruise trasferisce la sua proverbiale atleticità) e improvvise decelerazioni (Vincent che incontra la madre di Max in ospedale), vere deviazioni necessarie a tratteggiare e definire meglio i suoi personaggi. La magnifica colonna sonora scandisce e sottolinea i tempi della narrazione, giocando in tal senso un ruolo fondamentale. Il montaggio é curatissimo in ogni dettaglio, con una precisione che oggi forse non ha eguali. L’amore di Mann per i suoi personaggi é come sempre fortissimo, riesce ad avvicinarli tantissimo allo spettatore. La grande prova di Cruise (ancor più che quella del pur bravissimo Foxx) contribuisce alla riuscita del film, perché riesce a "diventare" Vincent, a rendere caldo e umano quello che inizialmente sembrava essere un gelido killer, un indifferente simil Terminator, anzi di più, un T-1000. Certo Mann si supera, riesce ad andare oltre alla perfezione, quando arriva quasi a congelare per qualche breve, magico istante l’azione, nella sequenza da brividi nella quale tre coyote attraversano lentamente la strada davanti agli occhi di Max e Vincent. Una scena che incanta e che ci ricorda come, ancor oggi, la natura regna padrona. Un film formidabile dunque, vero capolavoro nel suo genere, che si pone ai vertici della filmografia manniana, ed é tutto dire. No, non si può non amare Michael Mann. Voto: 10

La colonna sonora

Mozzafiato, molto molto cool!

Cosa cambierei

Vorrei che non finisse mai...Capolavoro!

Mark Ruffalo

Molto convincente

Jada Pinkett Smith

Splendida,non ci si dimentica mai di lei...

Tom Cruise

Grazie a Mann raggiunge livelli mai toccati in passato neanche con Kubrick e Spielberg.

Michael Mann

Unico, l'ultimo dei grandi registi classici americani insieme al granitico Clint.

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