Regia di Kim Ki-duk vedi scheda film
Film per palati raffinati, occorre una vera educazione a uscire dai canoni visivi dell'Occidente per entrare in una dimensione fatta di silenzi pressoché assoluti rotti da brevi dialoghi, dominata dalla visione paesaggi mozzafiato e musiche suggestive ma a tratti strazianti
Il susseguirsi delle stagioni della vita di due monaci, l'uno anziano e l'altro che sin da giovanissimo non sa dominare i propri istinti: lega piccoli animaletti per vederli strisciare, in seguito conoscerà il sesso con una giovane giunta al monastero per curare la propria "tristezza"....ma la vera protagonista è la Natura, un paesaggio muto, mutevole eppure sempiterno, che guarda impassibile l'uomo come la statua del Buddha che il monaco ribelle si lega addosso per ascendere la montagna
Più che altro alcuni passaggi sono un po' difficili da comprendere...per esempio si associano scene di un realismo assoluto a scene come quella del vecchio che pare quasi capace di spostare la casa col pensiero o fermare il corso della barca.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta