Regia di Mario Bava vedi scheda film
Pellicola d'esordio di Mario Bava, che porta sul grande schermo una storia semplice (il ritorno, due secoli dopo, di una donna accusata di stregoneria e che vuole impadronirsi dell'anima della sua giovane discendente) ma pregna di bellezza, che va riscontrata soprattutto a livello visivo grazie a una fotografia in bianco e nero straordinaria. Gotico nelle ambientazioni, shakespeariano nei dialoghi e nei costumi, abbastanza violento nelle immagini, il film è una delle colonne portanti dell'horror italiano, apprezzato anche da grandi registi internazionali e, dulcis in fundo, presenta una Barbara Steele stupenda nella compostezza della sua interpretazione e che impersona le due donne che sono il punto focale della pellicola, ovvero la strega Asa e la pronipote Katia, macabre per il destino che le accomuna ma indubitabilmente magnetiche per lo spettatore.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta