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Le conseguenze dell'amore

Regia di Paolo Sorrentino vedi scheda film

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barryegan983

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La recensione su Le conseguenze dell'amore

di barryegan983
6 stelle

"Progetti per il futuro: non sottovalutare le conseguenze dell'amore": in questa frase è sintetizzato il senso del film. O forse è solo un bluff ai danni di chi guarda, come ve ne sono tanti nel corso della narrazione. Esco dal coro degli entusiasmi incondizionati, per dire che ho trovato questo film poco coinvolgente almeno quanto ho trovato la regia di Sorrentino straordinaria. Credo che sia un film che vive su atmosfere gelide ed indecifrabili, talmente indecifrabili da risultare ostiche nei confronti dello spettatore. In particolare questo Titta (sommo Servillo) è un personaggio difficile da indagare, ancor più arduo entrare in empatia con lui. Ecco perchè il film mi ha lasciato un po' con l'amaro in bocca: perchè la storia è talmente incredibile da risultare poco credibile, o forse poco "vivibile". Credo che anche alcuni personaggi non siano inseriti benissimo nella sceneggiatura, come la coppia di vecchi o il fratello di Titta. In generale è un film da vedere, forse da rivedere, come farò presto. Adesso mi sto solo interrogando sul perchè le vere conseguenze dell'amore siano state eluse ed aggirate; forse il film avrebbe dovuto chiamarsi "Le conseguenze del dolore?".

Sulla colonna sonora

Fare attenzione. Pasquale Catalano (il curatore) passa da sequenze elettroniche d'atmosfera a partiture "classiche" per archi, fino a scomparire del tutto nel finale più scabro che abbia visto in un film negli ultimi 365 giorni. A volte eccellente, a volte fuori luogo. Straordinaria comunque la cura del sonoro.

Su Olivia Magnani

A dispetto dell'entusiasmo sollevato dai molti, a me questa bella fanciulla non mi convince. Certo, è un corpo più che una voce, è una presenza che ha il suo senso soprattutto rispetto ai danni che causa nel protagonista, e questo è reso abbastanza bene. Ma da qui a tirare fuori confronti con l'antenata più celebre della Olivia...Troppa Mollica.

Su

Si percepisce dall'inizio del film, dal primo momento in cui vediamo la sua fronte corrugata, che Servillo ci regalerà un'altra memorabile interpretazione. Qui è tutto un gioco al "non dire" o "non fare", ed è notevole la sua capacità di dissimulare un mondo inaccessibile (ai personaggi del film come a noi che guardiamo). Grande.

Su Paolo Sorrentino

Complimenti ad una messa in scena entusiasmante. Dilatazioni di tempo (con primi piani ad indagare l'anima e il corpo dei personaggi) che si alternano ad accelerazioni improvvise e musicalmente ritmate (c'è una traccia di spot televisivo? o sono io che guardo troppa tv? e troppi spot delle automobili?). Belle anche le anticipazioni di alcune immagini (la gru, la sequenza finale della valigia). Eccellente la cura degli ambienti e degli elementi dello spazio. Ma non sarà un po' troppo?

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