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Il fantasma della libertà

Regia di Luis Buñuel vedi scheda film

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La recensione su Il fantasma della libertà

di Zarathustra
8 stelle

Il mio Bunuel preferito, il più surreale e divertente di tutti. Rompe ogni legame con il cinema narrativo, il protagonista cambia continuamente, struttura tutto il film come una serie di episodi soncatenati in modo surreale e con leggerezza. Bunuel è un regista in continuo cambiamento, stavolge il linguaggio del cinema ma anche il suo stesso linguaggio pur continuando a divertirsi giocando con religione, esercito, polizia e borghesia più in generale; gioca con i suoi riti (la grande scena della cena), con le sue ossessioni sempre in modo ironico. Paradigma di tutto il pensiero del nostro visionario e sarcastico regista è la scena delle fotografie con i monumenti. In questo film tutto è esaltante, Bunuel e Carriere hanno scritto la loro sceneggiatura più bella dove tutto, come sempre in Bunuel, non è mai gratuito ma diviene strumento di critica, strumento di satira per manifestare un pessimismo radicale ma sempre con il sorriso sulle labbra, un Pirandello filtatro in chiave surrealista. Poi alla fine lo struzzo...

Su Michel Piccoli

Un ruolo piccolo ma fondamentale.

Su Monica Vitti

La borghese per eccellenza (come nei film di Antonioni) che mette a nudo la vera mentalità di una classe sociale.

Su Luis Buñuel

La regia più geniale a servizio della sceneggiatura più riuscita. Lui, Carriere e Silberman si devono essere divertiti un sacco a fare questo film!

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