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Poppea... una prostituta al servizio dell'impero

Regia di Alfonso Brescia vedi scheda film

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La recensione su Poppea... una prostituta al servizio dell'impero

di mm40
2 stelle

Due etruschi fannulloni capitano per caso davanti a Nerone; altrettanto casualmente entrano nelle sue simpatie e uno dei due anche in quelle di Poppea, moglie dell'imperatore. Grossi guai in vista.

Più che a un peplum, cioè alle pellicole pseudo-storiche in costume antico uscite fra la fine dei Cinquanta e la prima metà dei Sessanta, questo Poppea... Una prostituta al servizio dell'impero assomiglia a un contemporaneo (inizio Settanta) decamerotico, cioè a uno di quei lavori barzellettistici dal vago ascendente storico e finalizzati alla nudità e al ridanciano. Alfonso Brescia non era tipo da fare tanti complimenti davanti a nulla: dedito in maniera indefessa al cinema 'di genere', in quello stesso 1972 girava anche Ragazza tutta nuda assassinata nel parco, filone thriller ma eguali espedienti morbosi di fondo. Qui il Nostro è anche sceneggiatore, insieme a Mario Amendola e a Vittorio Vighi, e ha a disposizione un cast tutt'altro che disprezzabile con in testa Don Backy, Femi Benussi e Vittorio Caprioli, tutti ripiegati in ruoli macchiettistici, ma nondimeno efficaci; inoltre fra gli interpreti compaiono Piero Scheggi (con tanto di pseudonimo anglofono: Peter Landers), Eva Czemerys, Andrea Scotti e, in una particina, anche Nello Pazzafini. La storia è poca roba, anzi pochissima, e le gag sono tutte fra il volgarotto e lo scontato; allegre le musiche di Carlo Savina, ma i limiti dell'operazione sono fin da subito evidenti. 2,5/10.

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