Espandi menu
cerca
School of Rock

Regia di Richard Linklater vedi scheda film

Recensioni

L'autore

arkin

arkin

Iscritto dall'11 settembre 2011 Vai al suo profilo
  • Seguaci 10
  • Post -
  • Recensioni 329
  • Playlist -
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su School of Rock

di arkin
10 stelle

Dichiarazione d'amore appassionata e vitale alla "vera anima del rock", e per estensione a ciò che dovrebbe essere(ma purtroppo non è più) l'arte, sincera espressione di se stessi e massima onestà, libertà e ribellione verso qualunque schema o stereotipo; qualcosa che insomma nasce dall'esperienza personale, dalla rabbia, il dolore, la gioia e le passioni reali dell'essere umano, e che se ne frega dello showbusiness, e rifiuta di diventare artefatta o di venir manipolata dalla moda, dal gusto altrui o dall'apprezzamento globale, come purtroppo sta capitando adesso anche nel "regno" della musica più "libera" come quella rock, rap o blues(salvo rarissime eccezioni). 
Il discorso potrebbe quasi estendersi a qualunque cosa, nel mondo attuale, dal modo in cui le persone si omologano, al modo in cui cercando di vendere cose, idee od opere spacciate per arte, confenzionando prodotti(o pensieri) capaci di abbagliare con la loro confezione luminosa, ma senza possedere alcun contenuto.
Ecco allora che il Dewey di Black- caotico,sovrappeso,spontaneo fino ad essere offensivo e fallito per gli standard moderni- riesce invece in qualcosa dove al momento quasi nessuno riuscirebbe, e che invece sarebbe proprio l'insegnamento più importante: riportare i suoi allievi ad un'espressione sincera e schietta dell'arte, che è soprattutto amore per quanto si vuol dire ed esprimere, e che come detto sopra-per estensione- è un inno alla spontaneità e all'autenticità di ogni essere umano, con tutti i suoi cosiddetti "difetti e diversità". 
Quanto a Jack Black, era dai tempi di John Belushi che non si vedeva un personaggio ribelle ed anticonvenzionale interpretato con tanta passione, onestà, grinta e verve trascinante. Un personaggio eccezionale. 
Forse un film che sarebbe solo buono, a dover dare una critica onesta, ma con un contenuto così difficile da sentire di questi tempi, che merita un ottimo solo per averci ricordato da quanta accademia, arte riciclata, rock addomesticato e rap castrato siamo circondati, e come sarebbe invece bello se le future generazione reimparassero a sentire l'arte per passione e desiderio di libertà, invece che per competizione, fama e soldi. Don't let the Man win!

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati