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Il Signore degli Anelli. Il ritorno del Re

Regia di Peter Jackson vedi scheda film

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La recensione su Il Signore degli Anelli. Il ritorno del Re

di AgentCooper
9 stelle

Siamo dunque arrivati alla fine. Frodo e Sam sono in procinto di arrivare a Mordor grazie alla guida di Gollum. Aragorn invece intraprende un viaggio che lo riporterà sul trono di Minas Tirith, luogo dove si svolgerà la battaglia decisiva per la Terra di Mezzo.

Ci vogliono circa 3 ore e mezza di film per giungere alla conclusione di questa epopea. Molti potrebbero spaventarsi di fronte alla durata ma invece che annoiare il film riesce a conquistare lo spettatore grazie ad un costante crescendo di tensione.

Essendo le compagnie divise poteva essere difficile garantire un ritmo narrativo costante e invece il regista abilmente ad amalgamare l'epicità della battaglie davanti a Minas Tirith con le sequenze più introspettive di cui sono protagonisti Frodo e Sam.

Quest'ultimo personaggio, secondo mè è il vero eroe del film. Riesce ad instaurare un rapporto di amicizia con Frodo così forte che neanche l'influsso dell' Unico Anello riesce a distruggere. Facciamo dunque i complimenti a Sean Astin che ha creato un personaggio unico donandogli un'emotività pazzesca.

L'amicizia è uno degli elementi cardine del Signore degli Anelli, basta a vedere i due personaggi di Legolas e Gimli. Appartenenti a due razze che si sono sempre odiate essi rappresentano l'amicizia che va oltre la razza.

Le azioni centrali del film, le scelte cruciali non le fanno gli elfi che hanno preso la via del mare abbandonando la Terra di Mezzo  ma gli uomini, quella razza che secoli prima ha permesso al male di perdurare.

Ed è qui che personaggi come Theoden riescono a dare valore alla propria esistenza e a garantirsi un posto d'onore tra i padri. Gli uomini quindi riprendono in mano le redini del loro destino grazie all'elezione di un vero capo.

Se nel capitolo precedente avevamo assistito ad una delle battaglie più spettacolari di sempre qui Jackson si supera con la Battagli dei Campi di Pelennor. Magistrale la scena della cavalcata dei Rohirrim in cui ci sembra di assistere veramente ad un assalto cavalleresco.

Fenomenale anche la creazione di Shelob, il ragno gigante che attacca Frodo all'interno della Galleria di Cirith Ungol. Il personaggio di Gollum qui ha un ruolo fondamentale. Badate bene, Tolkien aveva in mente grandi cose per questo personaggio fin dallo Hobbit. Li Bilbo aveva avuto l'occasione di ucciderlo ma non lo fece. Ecco la pietà che ha avuto Bilbo in quell'occasione si ripercuote anche negli eventi che succedono all'interno di questo Il Ritorno del Re.

Se vogliamo trovare un difetto all'opera lo si trova nella parte fianale del film. Veramente mal gestista rispetto al resto del film e risulta essere eccessivamente pesante.

Inoltre nell'edizione cinematografica il personaggio di Saruman è completamente sparito dalla circolazione. Non ci viene nemmeno spiegato che fine faccia, se muore o meno. Per fortuna nell'edizione estesa capiamo cosa gli succede, anche perché nel libro il personaggio di Saruman aveva ancora molto  da dire.

In conclusione, il degno epilogo di una trilogia che ha fatto scuola e sicuramente il miglior Fanatsy degli ultimi anni.

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