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Il mattatore di Hollywood

Regia di Jerry Lewis vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Il mattatore di Hollywood

di mmciak
8 stelle

"The Errand Boy-Il Mattatore di Hollywood"
diretto nel 1961 da Jerry Lewis,
devo dire che è un gioiellino.

La storia si svolge a Hollywood,
e racconta che il Direttore dello studios Paramutual
è preoccupato dalla ricorrenza di alcune spese
inspiegabili e folli,e allora pensa a
uno che deve spiare i lavori sui set e senza che nessuno
lo conosce e non chieda nulla e sceglie
l'attacchino Morty S. Tashman,
giovane appassionato di Cinema.

Saranno guai a raffica ovunque vada.

Il Film prodotto dalla Paramount Pictures
rappresenta il 26° interpretato da Jerry Lewis,
dopo il sodalizio con Martin, e la sua 3° regia,
il successivo al superiore "L'Idolo delle donne",
e questa volta realizza un lavoro "in casa"
perché ambientato negli studi Paramount
dove l'Attore comico lavorava, e ci fa uno
specchio della Hollywood di allora,
che a tratti risulta ancora attuale,
e con la metafora di raccontare la storia
di un attacchino,fa una critica feroce
verso a chi governa e chi frequenta,
ma sempre con la sua solita ironia
tendente a essere tutto sopra le righe.

Infatti il tutto comincia come il primo
da lui realizzato come regista ("Ragazzo tuttofare
dell'Anno precedente) per capire i gusti del pubblico
per poi farci vedere, dopo i titoli,
i dirigenti della casa di produzione
che si chiedono dove vada a finire
tutto il loro denaro tra sperperi
a fondi perduti e decidono di dare
l'incarico all'attacchino Morty,
che da subito troverà difficoltà,
e combinerà disastri continui.

Il regista infatti imposta il tutto verso Morty
e sulla sua faccia di gomma, e descrive
Hollywood dove sono tutti nervosi,
leccapiedi e ipocriti sempre con il
suo stile inconfondibile e giocare
con il nonsense,a mio parere Lewis
per la sua comicità si è ispirato a
Larry Samon,il famoso "Ridolini",
attivo agli anni del muto,anche per
il motivo di creare situazioni piccole
a disastri giganteschi.

Devo dire che Lewis crea una prima parte
molto divertente con un buon senso del ritmo
e situazioni sempre più incasinate dove Morty
se la prende anche con dei bambini che gli
complicano la vita dietro al banco con le caramelle
di orzo,che gli fanno fare avanti e indietro
a una scala.

Invece ho trovato cali di ritmo nella seconda,
con la storia della piscina e quell'altra dei
pupazzi,che poi l'ha inseriti perché da bambino
andava a vederli,comunque rimane sempre
gradevole,anche perché c'è una vena Cinefila
che ti conquista.

La scena che mi è rimasta impressa e quando
Morty accompagna una star del Cinema alla
prima del suo Film e in sala gli dice:
"Certo se continua così è la cosa più
orrenda che ho visto in vita mia",
e poi dopo la gente è entusiasta,
come per dire alla gente poi piacciono
le schifezze che fa Hollywood.Attuale.

Da segnalare la buona direzione del Cast
dove figurano anche:
Brian Donlevy,Kathleen Freeman,
Dick Wesson e Iris Adrian.

Invece nel reparto tecnico segnalerei
la musica deliziosa di 
Walter Scharf e la suggestiva Fotografia
in bianco e nero di W. Wallace Kelley.

In conclusione un buon Film,
dove Jerry Lewis in veste di Autore
con la metafora di raccontare
la storia di un pasticcione come Morty,
che qualunque cosa tocca combina
disastri,di criticare ferocemente
Hollywood e i suoi metodi con
la gente che è sempre di fretta
e nervosa,per poi finire che fabbricano
scemate che fanno successo,ma sempre
in modo ironico,fino a un finale che
ha il sapore autobiografico il come
l'aver cominciato quasi per caso.

Il mio voto: 7.

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