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Eva contro Eva

Regia di Joseph L. Mankiewicz vedi scheda film

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Carlo Ceruti

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La recensione su Eva contro Eva

di Carlo Ceruti
10 stelle

E' un ritratto feroce, spietato, impietoso e davvero intelligente sul mondo dello spettacolo e sull'arrivismo sociale. La sua forza è dovuta ad una sceneggiatura ricca d'arguzia e di geniali colpi di scena, alcuni dei quali lasciano lo spettatore davvero di stucco, ad una regia impeccabile che riesce a tirare fuori il meglio e forse anche di più dagli interpreti ed a prove d'attori a dir poco magistrali. Difatti, nonostante il film si chiami Eva Contro Eva, la suddetta non è la protagonista della pellicola, che invece è corale. Tra i tanti personaggi fantastici e finemente disegnati, spicca in particolare l'attrice quarantenne Margo Channing interpretata da una grandiosa Bette Davis. Con la sua interpretazione arcigna e cinica, spietata e disperata, che mescola energia e sofferenza, ricorda persino un po' la Swanson di Viale del Tramonto. E se all'inizio il suo personaggio può apparire sgradevole, narcisista e piuttosto antipatico, specialmente per come tratta la 'povera' Eva, la sua donna di servizio che l'ammira e che sogna di diventare un'attrice, è incredibile come poi i ruoli s'invertano e sia la Davis a diventare la vittima di Eva ed a conquistarsi la simpatia dello spettatore. E difatti è impossibile non soffermarsi almeno un po' sull'interpretazione della Baxter nel ruolo di Eva, che riesce a donare un'ambiguità ed una 'doppia-faccia' al suo personaggio che ha dell'inquietante e che forse non ha eguali nel cinema. Quando il vero volto di Eva si svela, lo spettatore stenta persino a credervi e la scena in cui viene sbugiardata, nella sua sobrietà, è una delle sequenze più ricche di suspense nella storia del cinema che non ha nulla da invidiare al miglior Hitchcock e forse Eva è uno dei personaggi più misteriosi e strani mai apparsi sullo schermo.

Ne viene perciò fuori un ritratto amaro dove nessuno si salva, dove tutti sono carnefici e vittime e di una società mostruosa abbagliata dal benessere in cui non è impossibile fare affidamento sul prossimo, perché ognuno è assetato di fama e successo, dove persino i sentimenti possono essere monetizzati e strumentalizzati.

Il finale è atrocemente pessimista e sfiora la genialità.

Tabellino dei punteggi di Film Tv ritmo:2 impegno:3 tensione:3

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