Regia di Chris Marker vedi scheda film
"Ceci est l'histoire d'un homme marqué par une image d'enfance"
La storia si sviluppa in una Parigi postatomica dilaniata dalla terza guerra mondiale, dove gli uomini vivono come talpe nei sotterranei cittadini sperimentando il viaggio nel tempo. La tradizionale grammatica narrativa viene abbandonata, il movimento viene per un momento dimenticato, le immagini unica salvezza. La pellicola si scompone in una sequenza di fotogrammi fissi, attaccati al suolo, e pur (senza un minimo di logica) riescono a snodarsi nell'aria, si muovono in modo angelico. Nessuno si era mai esibito come Chris Marker fece ne La jetée, nessuno ha mai saputo tramutare un piccolo bozzolo sporco in qualcosa di cosi miracoloso e divino, nessuno ha mai avvicinato in maniera cosi claustrofobica il confine tra passato e futuro.
L'uomo e la donna sono molto vicini a James Stewart e Kim Novak, Marker si butta a capofitto dentro il cinema di Hitchcock, si lancia nella perfezione oggettiva, si introduce nel nucleo di Vertigo.
E' nouvellevaguista nell'anima, questo romanticismo non troppo francese è cosi sussultorio e vertiginoso.
Giudizio:9
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