Regia di Bernardo Bertolucci vedi scheda film
Sopravvalutatissimo film di Bertolucci, che si risolve in una noiosa riflessione (anche un po' banale) sullo spirito della fine degli anni '60. La trama è soporifera, i personaggi odiosi, la recitazione poco coinvolgente. La regia, da un punto di vista tecnico, è ottima (così come la fotografia) ma autoindulgente, patinata e fredda. Qualche scena si sofferma inutilmente sui particolari anatomici degli attori. Ritmo inesistente. L'ennesima "critica borghese" ai valori della borghesia, una classe sociale tanto "illuminata" da giudicare se stessa impersonando il ruolo di giudice boia e condannato. Una e trina come Dio. Se non è superbia questa... P.S. se volete vedere un gran bel film sulla fine degli anni '60 personalmente vi consiglio "Easy Rider", molto più autentico della "patinata autorialità" di Bertolucci.
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