Regia di Bruno Dumont vedi scheda film
Allunaggio di uomo e di donna sulla superficie inospitale di un modo non noto; vasto implacato silenzio. Cielo bianco sopra l'amore, il disincanto; sesso graffiato via, urlato e immobile. L'occhio fisso sulle cose che non dicono. Estenuante stasi. Dietro l'archetipo, ombre dello stereotipo.
Poi l'orrore. Lo shock innescato da Dumont è tanto più devastante quanto concepito come risveglio atroce, scoperta insostenibile del male. Caduta dall'Eden di sola andata. Riassorbe ogni ogni sguardo. L'incenerimento di ogni grazia lascia i frammenti dell’urlo inatteso ad assopirsi nella distesa rovente e muta.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta