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High Crimes. Crimini di Stato

Regia di Carl Franklin vedi scheda film

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Ronaldo del '98 4ever

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La recensione su High Crimes. Crimini di Stato

di Ronaldo del '98 4ever
6 stelle

Intendiamoci: non è affatto un brutto thriller. Il livello generale non è sicuramente medio e la storia è particolarmente interessante, caratterizzata da una situazione più unica che rara, in cui una donna, avvocato, si deve trovare in poco tempo a difendere il marito, accusato di aver ucciso senza motivo dei civili quando era un militare. L'ingengno narrativo è sicuramente apprezzabile, e i personaggi sono costruiti piuttosto bene, ma la mia critica vuole sottolineare un altro punto: quello della fantasia. Infatti, pur con un soggetto originale, questo thriller, svolgentesi in buona parte in un'aula di tribunale, mi è parso non aggiungere niente di davvero innovativo al genere. Per l'appunto, a parte l'inizio della vicenda e gli importantissimi flashback, sa tutto di minestra riscaldata: sorpresa iniziale, difficoltà, contrasti duri con chi nel processo ha interessi opposti e soluzione finale che ovviamente verte dalla parte dei "buoni"; solite cose, insomma. Se non altro non ci si può certo lamentare del finale, che è quanto di più sorprendente ed imprevedibile poteva esserci... In definitiva, quindi, un film che non annoia ma che nemmeno è irresistibile...

Sulla trama

Ben sviluppata, con una buona gestione di un intreccio abbastanza complicato (specialmente nei momenti in cui gli avvocati devono risalire ai veri retroscena della vicenda) e scandita nei tempi giusti. Non so quanto sia attendibile sotto il punto di vista della realtà, ma io ho notato delle sottili critiche al sistema...

Sulla colonna sonora

Discreta e, mediamente, abbastanza appropriata per il tipo di film...

Cosa cambierei

Non è un film eccezionale, ma in fin dei conti non annoia. Quindi va bene così...

Su Amanda Peet

Mamma mia!!! Che passera!!! Non è la prima volta che la vedo, ma non me la ricordavo così stupenda. Ha un ruolo abbastanza secondario e, a dirla tutta, anche un po' da oca, ma tutto sommato, pur non essendo un'attrice eccezionale, se la cava benino. Per dirla in altre parole, raggiunge la sufficienza. Inutile continuare a sottolineare quanto sia una figa: sarebbe inutile, perchè tanto si commenta già da sè...

Su Adam Scott

Non mi è troppo piaciuto: mi è sembrato un po' troppo teso, impacciato, non a suo agio. E la faccia da pesce lesso che ha (e specialmente uno sguardo perso come se ne vedono pochi) non può certo migliorare la situazione. Insomma, fa quel che può...

Su Jim Caviezel

C'è poco da dire: bravo, idoneo e convincente in un ruolo che potremmo definire un po' "bastardo", ma che per un bravo attore può anche essere divertente. Non me lo sarei mai aspettato, ma che carogna... Bella interpretazione, non c'è dubbio!

Su Morgan Freeman

Uno dei migliori attori contemporanei più amati ed indiscussi. Freeman negli anni ci ha più volte dimostrato di essere il Cinema. In questo film, la sua interpretazione non si discute nemmeno. Ma quello che mi lascia dei dubbi è la creazione e la rappresentazione della sua figura: credo sia stata ben fatta solo al 90%. C'è infatti una pecca: è un avvocato brillante, con una lunga e prestigiosa carriera alle spalle, che, dopo essere stato "segato" dall'esercito, si è buttato giù ed ha iniziato a bere. E' questo che non va: non mi pare plausibile che un avvocato di tali capacità (e quindi anche di una certa cultura e razionalità) possa avere questo problema, anche se viene detto che non beve da 600 e passa giorni... A parte ciò, direi che la figura è costruita molto bene e che Freeman riesce perfettamente a darle vita, immedesimandovisi alla perfezione. Un grande!

Su Ashley Judd

Non eccezionale, ma brava sì. Risulta abbastanza persuasiva e sempre in parte. Bello il lavoro fatto sulla sua figura, che risulta determinata e tenace, ma contemporaneamente anche fragile. Abbastanza bella, la Judd se l'è cavata bene, forte anche dell'appoggio di Freeman, che riesce inevitabilmente anche ad aumentare il suo valore: probabilmente senza di lui, la buona Ashley avrebbe avuto un valore minore. Brava in ogni caso...

Su Carl Franklin

Una discreta regia, che fa complessivamente un buon lavoro. Non mi ha completamente convinto la sceneggiatura, che a tratti mi ha quasi irritato per quanto l'ho trovata insopportabile. Ma Franklin dimostra di saper tenere alta la tensione per la durata di tutta della pellicola, puntando molto sulla forza del binomio Judd/Freeman, che dimostra di essere un binomio - se non vincente - altamente competitivo. A parte ciò, non mi sono accorto di castronerie particolarmente evidenti; il film scorre via abbastanza bene, senza intoppi narrativi o vergognose sviste...

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