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Mystic River

Regia di Clint Eastwood vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Mystic River

di Dompi
10 stelle

Solo il profilo illuminato a metà al chiaro di luna di Tim Robbins vale tutta la visione. Qui siamo di fronte al vertice della poetica di Clint Eastwood davanti ad un capolavoro, ne farà altri tre nella sua carriera Gran Torino, Million Dollar Baby e Gli Spietati ma parlarne ora è togliere spazio al film. 

Quando lo guardi la prima volta rimani estasiato quando lo riguardi capisci il perché: il fatto di usare la mdp nel modo più essenziale possibile, l'essenzialità è la cosa più potente e Clint lo sa bene, senza cadute di stile, con piccoli movimenti, senza virtuosismi di sorta, un primo piano che dice tutto, una frase che esprime ogni cosa. A coso di Nispel servono i miliardi per girare 
un film come anche ad altra gentaglia impronunciabile ma il Cinema è ben altra cosa. Si è abbastanza attoniti nel commentare un film del genere che ripeto, perché si deve sapere per chi si accinge alla visione che questo non è un buon film o un discreto film o un film guardabile qui siamo di fronte ad un capolavoro, musica, montaggio, interpretazioni, sceneggiatura, regia, fotografia. Clint ai massimi livelli che esplora ancora una volta l'animo umano di gente comune che ha mali comuni, una città mai più viva e allo stesso tempo assente che delinea i contorni delle vite dei personaggi. Che poi c'è gente che elogia Gone Baby Gone di Affleck ritenendolo un grande thriller non è da considerare nemmeno, anche se Mystic River esce fuori dal genere di thriller: è più un'indagine della psicologia umana e dei rapporti umani e delle conseguenze delle nostre azioni, volute o non decise da noi come accade al povero Dave all'inizio del film.

No dicevo, qui c'è un Sean Penn che per intensità l'ho visto veramente in altri due film o tre, meravigliosa interpretazione, rasenta la perfezione, così come Tim Robbins il presunto antagonista è anch'egli magnifico nel delineare un personaggio di una complessità sconcertante che alla fine si risolve nel suo desiderio più profondo di aver potuto vivere una tenera e docile infanzia. 
A completare il trittico c'è un Kevin Bacon che molti hanno visto sottotono o comunque non pregnante che invece è assolutamente fondamentale e anche lui da applausi. Merito assoluto di Clint è anche aver delineato i personaggi femminili del film, a partire dalla figlia Emmy Rossum che compare ovviamente pochissimo nel film ma che ha già detto tutto, la moglie di Tim Robbins attrice sottovalutata non amata particolarmente dal sottoscritto ma che si rivela di una perfezione nell'essere entrata nella parte della moglie che poco a poco vacilla nella sua fede nei confronti di ciò che potrebbe aver compiuto il marito ma che non ha il coraggio di chiedere. Infine è da sottolineare la prova del ragazzo nel film innamorato della figlia di Sean Penn, anche lui di una bravura nell'essersi calato in una parte che qualche altro regista non avrebbe sviluppato a pieno ma qui stiamo parlando di uno dei migliori registi esistenti.

Doveroso accenno alla citazione che Clint fa all'altro genio di Carpenter con Tim Robbins che guarda un film sui vampiri, "Vampires" appunto del maestro. Un finale spiazzante come pochi a questa parte, capisci che il buono che presumibilmente è identificato dallo spettatore da Sean Penn, gli muore la figlia deve badare alla sua famiglia vuole scoprire chi ha ucciso la figlia e vendicarsi, è solo un uomo plasmato da una sete di vendetta smodata che finisce per uccidere un innocente ricadendo negli errori del passato, Dave muore dicendo la verità ma sapendo comunque che sarebbe stato ucciso in ogni caso. Alla fine come del resto nella vita quello che può capitare a qualcuno è frutto di una coincidenza o di una malaugurata conseguenza non voluta. "A volte penso che... penso che ci siamo saliti tutti e tre insieme in quella macchina. E tutto questo è solo un sogno, lo sai?"


Il nome di Dave rimasto a metà inciso ancora sull'asfalto è solamente poesia.

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