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Il cielo sopra Berlino

Regia di Wim Wenders vedi scheda film

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La recensione su Il cielo sopra Berlino

di ed wood
8 stelle

Oh, finalmente l'ho visto! Un titolo proverbiale, citato anche dal telecronista in occasione del trionfo della nazionale di calcio a Berlino nel Mondiale del 2006. Un film diseguale. Ambizioso e pretenzioso, leggiadro e insopportabile, aereo e metropolitano, spirituale e umano. Un cinema di poesia (e di filosofia) capace di evocare come pochi altri e di raggiungere momenti alti, ma anche di scadere nel poeticismo più retorico. Un notevole saggio sulle potenzialità metafisiche del mezzo audio-visivo, e cioè sulla possibilità (o la necessità?) del cinema di mostrare i pensieri, gli stati d'animo, le emozioni, ciò che non si può toccare con mano. Un padre: Hiroshima Mon Amour (Resnais); un figlio: La Sottile Linea Rossa (Malick). Un poema
malinconico sulla dannazione dell'eternità. Uno sguardo incantato sulla solitudine del genere umano. Un inno all'innocenza dell'infanzia, alla purezza di sguardo, allo stupore di vivere. Una dolorosa ricognizione sugli orrori di cui è stato

capace, nel corso dei milleni, l'Uomo, nefandezze culminate con l'Olocausto. Ma è anche e soprattutto un'accorata preghiera: come sarebbe bello ripartire da zero, riscrivere il corso della Storia, deragliare dai binari costruiti dal Caso, svestire i panni di impotenti testimoni di una civiltà che mai ha saputo scrollarsi di dosso un destino di dolore e sofferenza e di incarnarsi in una nuova figura messianica in grado di condurre il genere umano verso un Nuovo Inizio. Non tutto torna, ovviamente. Molte cose sono superflue, irrisolte. Ma ditemi voi dove trovare altrove un film di fantasia capace di dirci cose così importanti e di ospitare nel medesimo universo un Peter Falk meta-filmico e un Nick Cave meta-musicale? Da brividi la "From Her To Eternity" del grandissimo performer australiano, ma anche i Crime And The City Solution (fratelli minori, romantici e compassati, di Birthday Party e Bad Seeds) non sono da meno, in una splendida sequenza un po' prima della fine.

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