Regia di Ridley Scott vedi scheda film
L'equipaggio del cargo Nostromo, una nave commerciale in rotta di ritorno alla Terra, viene svegliata dalla sua animazione sospesa dal computer di bordo, Mother, nonostante siano ancora lontani dall'arrivo. Il comandante Dallas, si rende conto presto che Mother ha obbedito a clausole segrete del loro contratto che prevedono una deviazione dall'itinerario in caso di incrociamento di segnali che possano far pensare ad una vita intelligente extra-terrestre, pena la perdita di qualunque compenso.
Dallas e i suoi uomini seguiranno quindi la traccia identificata, infilandosi presto in quello che si trasformerà nel loro peggiore incubo ...
Siamo nel 1979 e per lo spettatore, a proposito di modelli di riferimento, ci sono i film di Kubrick (2001: A space Oddity) e quello di Lucas (Star Wars). Ciò si traduce nel fatto che la nave spaziale che mostra Ridley Scott è un perfetto compromesso fra la perfetta asetticità proposta dal Maestro Inglese e il giocoso disordine del Millennium Falcon di Ian Solo; così come il computer centrale Mother ha molti punti in comune con Hal 9000.
Anche Dallas, il comandante, ripropone qualche aspetto del personaggio Ian Solo (nella versione italiana, doppiato peraltro dallo stesso grande Stefano Satta Flores).
Ma la novità che si gioca Scott è la fusione del tema SF con quello horror, in un prodotto godibilissimo che affascina lo spettatore e lo ammalia, fino all'ultimo sospiro finale. E lo porta nell'immaginario collettivo con quella scena simil-splatter, che ha caratterizzato indelebilemente John Hurt, attore teatrale che sarà consacrato - anche per il personaggio di Kane - al cinema e che egli stesso riprenderà, parodiandola, in Space Balls.
Infine segnerà il decollo di una giovane e affascinantissima Sigourney Weaver, che da allora in poi salirà in orbita con la sua carriera hollywoodiana.
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