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L'amore infedele. Unfaithful

Regia di Adrian Lyne vedi scheda film

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La recensione su L'amore infedele. Unfaithful

di CriticoDunqueSono
8 stelle

Ragazzi ma come li vedete i film voi di film tv?????? Films come questo nella storia del cinema escono una volta ogni dieci anni e voi riuscite a liquidare così un simile capolavoro!!!!! Qual'è il problema, non c'è azione? Non ci sono 4 pistole puntate uno contro l'altro o altre tarantinate simili? Non c'è una morale maledetta? Ho ammirato questo film sotto tutti gli aspetti. Sotto il profilo linguistico è una vera lezione di cinema. I passaggi di scena sono frutto della capacità di astrazione che solo una mente cinematografica matura e altamente professionale può concepire. Tipo per esempio: ritrovamento del cadavere da parte di un operaio. La scena successiva va direttamente alla sua diretta conseguenza (e cioè l'arrivo della polizia a casa) risparmiandoci tutto quello che ci potrebbe essere in mezzo su cui, magari, un altro regista o scrittore si sarebbe soffermato allontanando così lo spettatore dal nucleo emotivo del fim. Oppure: Lei è a casa del ragazzo. Scena successiva: lei è gia uscita e noi non sappiamo cosa sia successo a casa col ragazzo. Ma questo, proprio quando cominciamo a soffrire per non saperlo, ci viene resituito dal ricordo di lei montato insieme al suo viaggio verso casa del marito. La narrazione è perfetta, qui non c'è niente da tagliare, niente che manchi. Particolari geniali, tipo, per esprimere il dramma interiore, il soffermarsi non su una faccia contrita alla provino-di-aspirante-attore-all'accademia-d'arte drammatica ma sulle arance che sballottolano nella macchina. Voglio ricordare che quei particolari che servono alla storia in momenti successivi di solito svelano immediatamente la loro funzione rovinando l'attenzione dello spettatore. Quì, invece, sono perfettamente dissimulati nella finzione. Per esempio, la multa trovata sulla macchina sembra, insieme al vento e alla pioggia e al ritardo, avere solo il compito di aggravare la già pesante situazione della donna e la sua colpa. Solo molto più in là nel film essa svelerà la sua vera funzione di indizio per le indagini. Poi i personaggi sono disegnati con la maestria di grandi conoscitori di psicologie reali. Si evita il manicheismo con un Richard Gere manager autoritario ma non spietato(punisce,si,ma con giusta causa),marito forse un po' "seduto" ma mai padrone o vessatorio o asessuato o distratto e assolutamente innamorato. Si noti, poi la finezza di alcune soluzioni squisitamente relative alla sceneggiatura. Come un Richard Gere vittima lui per primo del suo stesso omicidio quando, appena commessolo,la telefonata della moglie ne rivela la perfetta inutilità (dato che lei tronca spontaneamente il rapporto col ragazzo). Come il dolore, la finzione, la paura e la colpa affidate, contemporaneamente, ad Adriane Lane quando la polizia le comunica, davanti al marito, che l'uomo che lei ama è morto. Adriane Lane, è al suo massimo e purtroppo irripetibile. La macchina da presa indugia giustamente su di lei e la sua immensa bellezza.E rende un gran servigio a chi si nutre di tale bellezza (evidentemente voi non siete tra questi) anche se non è mai abbastanza. Ma quì non parliamo di soddisfare tout court la fame di bellezza femminile (o maschile, perché anche l'amante mi pare essere un bel ragazzo). Il vero scopo del film è di porre lo spettatore su montagne russe emotive che lo precipitino continuamente da un'emozione all'altra, da un valore altamente morale a un istinto genuinamente animale, dal bene al male e ritorno (forse). E questo non lo si è davvero visto prima nella storia del cinema. Anche perché di solito un film è portatore di un valore singolo.

Si comincia con la mera descrizione di una coppia sposata. Una bella coppia, una bella situazione, attrattiva per l'occhio dello spettatore ma è il classico stagno in cui il destino sta per gettare il suo sasso (e noi siamo lì ad aspettarlo), la tipica cinematografica quiete prima della tempesta (adoro questi schemi del cinema. Si, sono sempre gli stessi ma servono per aiutare lo spettatore ad entrare nella storia). Questa volta il sasso non è un terremoto,un incendio, uno squalo,un uragano,un asteroide,etc. ma un ragazzo. Dunque, chi sia entrato nella storia comincerà ad oscillare tra attrazione per la normale situazione familiare (almeno al mio subconscio credo sia molto piaciuto identificarsi col marito di una tale donna), eccitazione sessuale, colpa sessuale, assenso ai giusti valori morali (la fedeltà, l'unità della famiglia), piacere derivante dalla trasgressione di tali valori morali, desiderio "animale" di vendetta, appagamento per l'omicidio compiuto, colpa per l'omicidio compiuto, appagamento per il ritorno in famiglia, paura della punizione, desiderio di punizione, e così via. Poi il film dal punto di vista della restituzione della realtà, come al solito, non è perfetto. Chiaro che, per esempio, con tutte le telefonate fatte qualsiasi poliziotto prende i tabulati e fa due più due immediatamente. Ma quello che conta è appunto il gioco delle emozioni contrapposte. Vabbè devo andare a dormire. non v'è piaciuto, ho capito....

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