Regia di Ron Clements, John Musker vedi scheda film
Nei quasi 120 anni dalla pubblicazione de "L’isola del tesoro" di Robert Louis Stevenson, il romanzo è sempre stato uno dei favoriti del pubblico di tutte le età. Il libro è stato continuamente pubblicato e la sua storia ha ispirato decine di film. Le primissime versioni hollywoodiane risalgono alle produzioni mute del 1908, 1912 e 1918. Nel 1920 il regista Maurice Tourner diresse un ambizioso lungometraggio muto che comprendeva l’apparizione del leggendario Lon Chaney. Fra gli altri attori che hanno interpretato il ruolo di John Silver al cinema, troviamo Orson Welles (1972), Charlton Heston (nel 1989) e Jack Palance (nel 2001). E buon ultima arriva la Disney (ma già nel 1950 aveva prodotto una bellissima versione live-action del romanzo) ad aggiungere una nuova dimensione a questo classico della letteratura con il suo cartoon delle feste natalizie: "Il Pianeta del Tesoro" di John Musker e Ron Clements ("La Sirenetta", "Aladdin" , "Hercules"). Animazione manuale, set virtuali tridimensionali ed effetti digitali per la storia del quindicenne Jim Hawkins che si unisce ad una spedizione intergalattica come mozzo, a bordo di uno scintillante veliero spaziale. Insieme al carismatico cuoco della nave, il cyborg metà uomo e metà macchina di nome John Silver (perfetta e di gran valore aggiunto la voce, nella versione italiana, di Renato Mori), Jim ha l’occasione di maturare e di dare prova di grande abilità come "Spazionauta" guidando l’equipaggio alieno in un’avventura che lo renderà più forte e lo porterà alla fine a scoprire un "Tesoro" ben più grande di quello che aveva immaginato! "Classico" prodotto standard delle ultimi produzioni disneyane, "Il Pianeta del Tesoro" piacerà ai bambini per il suo sapiente mix di avventura, favola e modernità. E sino a quando queste storie saranno capace di regalarci nuovi personaggi indimenticabili ed amabili come l’esserino metamorfico Morph (dotato appunto di una camaleontica abilità a trasformarsi in qualsiasi persona o cosa), allora potranno anche contare sull’appoggio incondizionato di "genitori" (ed adulti a vario titolo!) felici, almeno per una volta all’anno, di assecondare il "piccino" che (come ci ha insegnato lo Zio Walt!) riposa in ciascuno di noi!
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