Regia di Phillip Noyce vedi scheda film
Philip Noyce torna nella patria Australia per portare sullo schermo una triste pagina di storia coloniale moderna. Un film solidissimo. VOTO: 9
Dopo una serie di blockbusters spettacolari ma senz'anima girati a Hollywood negli anni '90, l'Australiano Phillip Noyce torna in patria e torna finalmente a realizzare un film di spessore. “La generazione rubata” è un'odissea del secolo XX raccontata in modo asciutto, senza eccessive drammatizzazioni posticce e allo stesso tempo senza far sconti a nessuno. L'outback australiano fa poi il resto, perfetta scenografia naturale per un viaggio in una triste pagina di storia coloniale moderna. Restano dubbi sull'accuratezza storica dei fatti narrati nel film, o per essere più precisi, sul fatto che Noyce abbia volutamente distorto la realtà abbellendo la situazione delle ragazze nel villaggio aborigeno e calcando invece la mano sul brutale razzismo delle autorità bianche. In ogni caso, resta questo secondo me di gran lunga il miglior film di Noyce.
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