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Rusty il selvaggio

Regia di Francis Ford Coppola vedi scheda film

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La recensione su Rusty il selvaggio

di passo8mmridotto
7 stelle

Un poliziotto uccide senza pietà il giovane Motorcycle Boy, perchè cerca di rimettere in libertà una coppia di pesci esotici (i Rumble Fish, pesci da combattimento, dai quali deriva il titolo originale del film).

 

Obbiettivo raggiunto, quello di Coppola, di voler rappresentare con grande efficacia i pericoli delle strade notturne nelle quali si muovono i protagonisti, avvalendosi dell'uso continuo del grandangolo, che ingigantisce gli spazi creando una cupa sensazione di vuoto, e l'atmosfera vagamente onirica voluta dal regista.

La storia di Rusty è comune a quella di tanti ragazzi della fine degli anni '50, succubi del sogno americano ormai sfumato, sfociato poi nell'universo delle bande giovanili degli anni '60, tanto ben descritte dalla scrittrice Susan Eloise Hinton in quattro romanzi di grande successo, anche se di scarso valore letterario.

Fratello minore di Motorcycle Boy, Rusty vuole emularne le gesta, che sono ormai un ricordo.

Tulsa, in Oklahoma, era il teatro delle sue scorribande, nel delirio e nella rabbia per la madre fuggita in California e per il padre alcolizzato.

Ma ora Motorcycle Boy, a soli ventuno anni, è semisordo e affetto da daltonismo, e il desiderio di Rusty di ripercorrere con lui le mitiche scorribande di un tempo ormai scaduto, ne decreteranno la sua fine ingloriosa.

Al di la della soltanto apparente banalità della storia che il regista  ha voluto raccontare, tra l'altro non osannata dalla critica americana, Coppola ha comunque ribaltato, con "Rusty il selvaggio", l'insucesso di "Un sogno lungo un giorno", sempre daun romanzo di Susan Eloise Hinton.

In contemporanea a "Rusty il selvaggio", Coppola ha girato "I ragazzi della 56ma strada", ancora da un romanzo della Hinton, utilizzando per i due film l'attore Matt Dillon (quì Rusty James).

Nella parte non facile di Motorcycle Boy troviamo Mickey Rourke, ancora acerbo di notorietà ma già dotato del suo proverbiale fascino magnetico e un pò perverso.

Dennis Hopper sostiene dignitosamente la parte del padre.

Ma Francis Ford Coppola non si è fermato a questa terna, di per se vincente: nel film trovano collocazione gratificante la stessa scrittrice Susan Eloise Hinton, nel ruolo di una prostituta, Diane Lane che interpreta Patty, Nicolas Cage, Vincent Spano, Christopher Penn.

La sceneggiatura è curata puntigliosamente dalla stesso Coppola, che affianca Susan Eloise Hinton, per niente contrariata dallo sconvolgimento del testo operato dal regista. Ovviamente a f

in di bene.

Un dieci e lode alla superba fotografia di Stephen H. Burun,tra colore e bianco e nero impressionista che lo stesso Coppola definisce "alla Eisenstein", e allo scenografo Dean Tavoularis.

 

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