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Rusty il selvaggio

Regia di Francis Ford Coppola vedi scheda film

Commenti brevi
  • Grandi stelle ad inizio carriera. Buone le interpretazioni. Chi combatte nella vita è l'unico a darle colore, ma non si può combattere contro l'obbligo di conformismo. Se vuoi combattere devi farlo ai margini della società, chiuso e ben sorvegliato. Si ammazzano di botte, ma muori perchè rubi dei pesci... per liberarli. 8

    commento di Brady
  • Anni '60??? Da quando in qua questo film è ambientato negli anni '60 come scritto nella trama? Per carità, correggete. Edit: sono passati anni e non avete ancora corretto?!?!?

    commento di full95
  • INTERESSANTE E SIGNIFICATIVO. UN COPPOLA "MINORE" CHE FA IL PAIO COL PRECEDENTE, MENO RIUSCITO, "I RAGAZZI DELLA 56° STRADA", DIVENUTI COMUNQUE, E CON QUALCHE RAGIONE, ENTRAMBE CULT MOVIES...

    commento di DavideKingInk80
  • Storia come tante di un bulletto di periferia, discretamente noiosa ma impreziosita da un'ottima scenografia. Estetica efficace, trama inconsistente.

    leggi la recensione completa di alfatocoferolo
  • La cosa migliore del film per me è la scenografia del grande Dean Tavoularis che crea bei momenti onirici, visionari e metafisici che però lo fanno girare un pò a vuoto!

    commento di marco bi
  • tecnicamente nulla da dire, Coppola è un grande regista e, anche in un film non riuscito, la sua mano è impeccabile. Peccato per una narrazione che per tre quarti è assolutamente altalenante, di quelle altalenanze che conciliano solamente la noia

    commento di fra_paga
  • Ignare forme indistinte si agitano nel fango mentre sul serbatoio cromato sfreccia una nube leggera.

    commento di michel
  • Semplicemente divino, sono riuscito a vederlo integralmente solo stasera. Dillon, Rourke, Lane, Cage, Fishburne…giovanissimi, bellissimi e dannati. Grande Coppola.

    commento di Tex Murphy
  • 7.5

    commento di nico80
  • L'amore e la violenza, generata dall'incomprensione e dalla solitudine, il bianco e nero, uno stile visionario, a tratti surreale, e, per Rourke e Dillon, l'interpretazione della vita.

    commento di alexxxia