Cecilia Cacciamanni muore e lascia al figlio Aristide tutti i gioielli guadagnati in anni di onorata professione di usuraia. Lui sotterra l'eredità nella cappella di famiglia, ma poi s'innamora della bella Claudia e cominciano i guai. L'unica cosa guardabile è Agostina Belli. Anche Maccione è al di sotto dei suoi standard.
Commedia costruita interamente attorno a un giovane e pimpante Renato Pozzetto, i cui surreali monologhi rappresentano probabilmente la cosa migliore di un film altrimenti non certo indimenticabile. VOTO: 5
Ci sono i film da vedere assolutamente e forse non molti di questi sono interpretati da Renato Pozzetto. E però quasi tutti sono da rivedere: sempre piacevolmente, anche più volte. I primi poi (questo fu il quinto) sono una garanzia perché la vena surreale è più marcata rispetto ai successivi: “è analogo”.
È un Renato Pozzetto prima maniera, assai ispirato e surreale nei suoi monologhi, che spesso hanno ben poco a che vedere con quello che sta effettivamente accadendo in scena, quello che scende in campo per questo “Due cuori, una cappella”. Curiosamente, ciò rappresenta allo stesso tempo la miglior qualità ma anche il principale limite del prodotto. Un 'prodotto'… leggi tutto
follia allo stato puro. un pozzetto in formissima in pieno delirio surrealistico che tral'altro inanella (credo) il suo record di EH LA MADONNA in un film solo. che dire? godimento puro per tutto il film. La storia è convincente, ben diretta. I comprimari di Renatone sono un Maccione nel suo solito ruolo da infame e una Agostina Belli angelica e calzante, entrambi molto a loro agio nel… leggi tutto
Renato Pozzetto-Agostina Belli-Aldo Maccione: intorno a questo triangolo - simpatico e ben assortito - nasce e si sviluppa la modesta storia di Due cuori, una cappella. La sceneggiatura di Nicola Badalucco - autore principalmente di lavori drammatici, anche per Visconti, e polizieschi, ma non solo - ha tutte le carte in regola dal punto di vista del ritmo, dei cambi di registro (è una… leggi tutto
È un Renato Pozzetto prima maniera, assai ispirato e surreale nei suoi monologhi, che spesso hanno ben poco a che vedere con quello che sta effettivamente accadendo in scena, quello che scende in campo per questo “Due cuori, una cappella”. Curiosamente, ciò rappresenta allo stesso tempo la miglior qualità ma anche il principale limite del prodotto. Un 'prodotto'…
Si è estremamente allettati dalla prospettiva di poter visionare un film che abbia i requisiti idonei per intrattenere senza lasciare segni di tristezza che potrebbero andarsi ad aggiungere a quelli che la vita con frequenza ci elargisce?!! Una risposta affermativa potrebbe aprire le porte a svariati film con protagonista Pozzetto, che non sono dei capolavori ma che si lasciano comunque…
follia allo stato puro. un pozzetto in formissima in pieno delirio surrealistico che tral'altro inanella (credo) il suo record di EH LA MADONNA in un film solo. che dire? godimento puro per tutto il film. La storia è convincente, ben diretta. I comprimari di Renatone sono un Maccione nel suo solito ruolo da infame e una Agostina Belli angelica e calzante, entrambi molto a loro agio nel…
Pozzetto riceve una grossa eredità dalla madre ed al cimitero si innamora di Agostina Belli. Quando tutto va bene, arriva il marito di lei Aldo Maccione, un delinquente abituale che li coinvolge in un rapimento...
Uno dei peggiori film in assoluto di Pozzetto. La regia di Lucidi è inesistente e la sceneggiatura di Badalucco è penosa. Persino Pozzetto è sottotono.
Morta la madre, per il mammone patentato Aristide si prospettano tempi di solitudine, finché al cimitero non fa conoscenza con la bella Claudia. Ben presto i due s'innamorano e convolano a nozze, ma i guai cominciano quando si rifa vivo un secondo marito di cui lei aveva tenuto all'oscuro Aristide. Commedia spesso sgangherata, può contare su due/tre momenti divertenti.
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Commenti (8) vedi tutti
Commedia costruita interamente attorno a un giovane e pimpante Renato Pozzetto, i cui surreali monologhi rappresentano probabilmente la cosa migliore di un film altrimenti non certo indimenticabile. VOTO: 5
leggi la recensione completa di marcopolo30Diciamo che non è malaccio e ancora salvabile,qualche passaggio in futuro si vedrà anche 9 anni dopo in "Il Ragazzo di Campagna" ... ! voto.6.
commento di chribio1Ci sono i film da vedere assolutamente e forse non molti di questi sono interpretati da Renato Pozzetto. E però quasi tutti sono da rivedere: sempre piacevolmente, anche più volte. I primi poi (questo fu il quinto) sono una garanzia perché la vena surreale è più marcata rispetto ai successivi: “è analogo”.
commento di cherubinoStoria a tratti surreale....come la comicita' di Pozzetto.Promosso e vedibile....con sorpresa finale...
commento di ezioL'inizio di un sodalizio pozzetto maccione che porterà a fare insieme parecchi film .uno dei primi successi del grande renato
commento di 90000Uno dei migliori di pozzetto.
commento di Andre1911Men che mediocre.
leggi la recensione completa di Carlo CerutiUna delle migliori commedie all'italiana con Renato Pozzetto e Aldo Maccione! Che mettono in scena anche Massimo Boldi ed Alvaro Vitali
commento di Super Film