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Sebastiane

Regia di Derek Jarman, Paul Humfress vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Sebastiane

di zombi
8 stelle

un simbolo,un'icona.un qualcosa da cui poi tutto ha inizio e parte. un film culto,ma anche un cul-movie, per i numerosi e fantastici culi che si vedono per tutta la durata del film.mi ricordo ancora quando sono corso a prenderlo affannato, dopo che un giorno l'avevo visto esposto nella vetrina di una videoteca. era come se stessi andando a prendere della droga e ricordo ancora lo sguardo della tipa dietro il suo computerino quando le ho detto che volevo SEBASTIANE deglutendo non meno di 300 o 400 volte per secondo... ero eccitato all'idea che sareo riuscito finalmente a guardarlo(era estate e ancora non lavoravo fisso)e impaurito all'idea che tutti sentendomi richiedere quel film avrebbero capito che ero un "omosessuale"!!!!!!!!!!!!!!!!era estate e per me la visione di quel film rimarrà legata a quel giorno e a quel periodo dell'anno.
e poi la sera tutto fremente e tremante come una fogliolina scossa dal vento mi sono accomodato sul divano, dopo che tutti se n'erano finalmente andati a letto (genitori e nonna),preparandomi a vedere chissà mai che cosa...non avevo esperienza coi porno e tanto meno con i video soft e quindi non sapevo a cosa mi sarei potuto trovare davanti. e poi la tv, non offriva molto in materia e le uniche cose soft che si trovavano(e imperversavano ieri come oggi) erano le varie giovannone, o le varie grazie- zie, -nonne, -nipoti, -cugine.
l'unica fonte su cui potevo basarmi erano le poche notizie trovate e lette su di un giornale o di un libro. si parlava di uomini nell'epoca romana confinati su di un'isola a far da guardia ad un certo sebastiano e che poi la storia prendeva una piega sado-masochistica e tutto questo per me poteva significare qualsiasi cosa e di anche di più!... nei '90 guardare un film dei '70 era per me come tornare bambino anche se i bambini non si eccitano se non di fronte ad un nuovo gioco(eiaculazioni notturne a parte). io per vecchi film ancora oggi intendo i film dai '50 in giù, ma dai '60 in su per me nulla è vecchio se non eventualmente qualcosa invecchiato male esteticamente, stilisticamente o ideologicamente parlando. cominciamo bene,dopo i primi minuti in cui su di uno sfondo sul quale è dipinto il colosseo per mostrarci in che epoca si svolgono i fatti e delle didascalie che ci dicono cosa sta succedendo, veniamo introdotti in un ambiente dove nonostante ci si trovi nell'epoca romana, abbondano lamé, lustrini e lesbiche punk che amoreggiano, per non parlare della moltitudine di efebi semi nudi e dopo la danza di lindsay kemp e compagnia con enormi cazzoni a righe entra sebastiano e succede quel che succede....
ci ritroviamo scaraventati su di un'isola, accecati dalla luce del sole e affascinati dalla fotografia flou, dove i corpi abbronzati di un ristretto manipolo di militi diretto e comandati da severo, fanno la guardia al prigioniero sebastiano.qui oltre a non esserci nulla, non si sa nemmeno cosa fare e non rimane che lottare, esercitarsi con le daghe, e giocare.
l'isolamento e la convivenza forzati fanno letteralmente esplodere le passioni.
severo ama e desidera sebastiano, sebastiano ama il comandante-dio e lo esterna bramando per le sue sevizie e torture, negandogli sistematicamente l'amore fisico, giustino che ama sebastiano ma non è contraccambiato e si accontenta di stargli accanto come amico, antonio e adriano che si abbandonano alla libertà che quell'isola finalmente concede loro(tra l'altro in una fantastica scena al rallenty di gioiosa e giocosa sensualità),e massimo il cui odio per i cristiani(all'epoca perseguitati... come gira la ruota)aumenta di giorno in giorno fino al violento sadico finale.
amore omosessuale, corpi nudi, libero amore, passioni travolgenti e non corrisposte, amicizie represse e cosa si può desiderare di più?...............

Su Richard Warwick

il suo GIUSTINO è uno dei personaggi più belli... si direbbe, il brutto anatroccolo che rimane bruttino e che s'innamora di un uomo inarrivabile e irrimediabilmente innamorato di un'altra persona, di un "dio", e allora rimane l'amico accontentandosi di questo ruolo pur di stargli accanto. l'amico fidato che pur di stargli vicino accetta un destino tragico, la prigionia, le torture e la morte. quindi oltre al martirio di sebastiano, c'è anche un auto-inflitto martirio di giustino. un martirio passato in secondo piano, sacrificato al martirio del personaggio principale... quindi un doppio martirio. anche se non morirà, magari finirà in prigione a marcire o verrà lasciato moribondo sull'isola in attesa che gli uccelli comincino a becchettarlo. il modo in cui guarda il suo sebastiano danzare come danzava quando era il preferito dell'imperatore, o quando si getta in mare per andargli a prendere una madre perla che desiderava prelude ad una fine crudele.. la fine di un'amore mai nemmeno iniziato.

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