Regia di Doug Liman vedi scheda film
SI PUÒ VIVERE CON LA CIA
Un uomo affetto da amnesia deve ricostruire la sua identità. Non è un impresa da poco per un sicario della CIA con in dotazione una valigia piena di documenti falsi. Dai “Tre giorni del condor”, al quale Burne somiglia, è passata molta acqua sotto i ponti e oggi si può descrivere la CIA come un covo di assassini senza dare scandalo. E visto che ne sappiamo, o crediamo di saperne di più, ci spaventiamo un po’ meno, tanto che il regista può concedersi un lieto fine. Il film avvince più di quanto non convinca, è un po’ vuoto e privo autentiche impennate, ma la mano del regista è ferma quanto basta per offrirci un buon intrattenimento.
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