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Era mio padre

Regia di Sam Mendes vedi scheda film

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La recensione su Era mio padre

di bradipo68
6 stelle

E'innegabile pensare che l'acclamazione ubiquitaria della sua opera prima,quell' American Beauty che sbancò alla cerimonia di consegna degli Oscar e al botteghino,al'epoca mise molta pressione sul giovane Sam Mendes.Del resto molto spesso l'opera seconda di un regista è più importante della prima per il proseguio della carriera.Era mio padre rilegge un genere complicato da codificare come il gangster movie innestando altre tematiche ricorrenti in certo cinema americano:se il padre è citato nel titolo bisognerebbe fare altrettanto con i figli e i vari complessi edipici più o meno sottintesi,palando di famiglie mafiose dovremmo estendere il concetto di padre che non diventa più solo donatore di genetica ma può essere sostituito più o meno degnamente dall'affetto che si può provare per il proprio datore di lavoro.E'questo il cuore pulsante del rapporto tra Hanks e Newman in questo film:per il vecchio patriarca Hanks è il figlio che non ha mai avuto,quello che ha è decisamente il figlio sbagliato,per Hanks il vecchio patriarca(mafioso) è da trattare  comunque con una deferenza che va oltre il rapporto lavorativo,quasi il rispetto che si porta a un padre.Mendes sembra interessato più a sviscerare questo rapporto rispetto alla complicità tra padre e figlio che nasce sulle strade dell'America  anni '30,in giro a consumare il piatto della vendetta.Un circolo vizioso di soldi e morte che non può terminare in modo diverso..Nella maniera già enunciata dal titolo originale.Perchè allorchè il padre di famiglia,killer di nascosto(i suoi cari non sanno nulla), ingaggia la lotta contro la criminalità organizzata per vendicare moglie e l'altro figlio è subito chiaro che non potrà tornare indietro,la sua road to perdition è a senso unico.Mendes lavora in modo certosino sulle inquadrature che spesso non sono semplici scene ma veri e propri quadri in movimento.Il film abbraccia una tavolozza cromatica che va da tonalità hopperiane fino allo scarlatto acceso del sangue.Era mio padre è un film bellissimo da vedere,nel senso che appaga decisamente l'occhio.Ma gli manca l'anima,quell'epica che ha reso capolavori i primi due Padrini di Coppola o C'era una volta in America di Leone,non a caso film che sono molto più lunghi di questo.Probabilmente Mendes è costretto ad  accumulare situazioni e suggestioni determinando un deciso calo dell'intensità emotiva dl film,soprattutto nell'utima parte in cui si assiste a un'asettica chiuura del cerchio,quasi senza emozione.Una vendetta troppo facilmente trovata.Giustamente premiata con l'Oscar la bellissima fotografia di Conrad L. Hall.

Su Sam Mendes

come illustratore non si discute

Su Tom Hanks

prova positiva

Su Paul Newman

bravo in una parte non molto sviluppata ma incisiva

Su Jude Law

prova discreta

Su Tyler Hoechlin

non male

Su Stanley Tucci

sempre bravo

Su Jennifer Jason Leigh

appare troppo poco per i miei gusti.

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