Regia di M. Night Shyamalan vedi scheda film
Sorvoliamo sui "segni" (come da titolo)... espedienti forzati, per non dire inverosimili: su tutti, la tragicomica dinamica dell' investimento della moglie, e le sue parole "salvatrici" in punto di morte (ci sarebbero comunque arrivati da soli ad agire in quel modo), l'asma del bambino che si rivela un salvataggio (ma se non aveva l'asma, non sveniva e non veniva catturato), l'acqua lasciata dalla bambina nei bicchieri, che si rivela nociva per gli alieni (ma è davvero discutibile che degli alieni vengano "ulcerati" dalla sostanza alla base delle forme di vita), ed anche altre cose, come gli stereotipi disarmanti nel libro sugli alieni, la ... "scatola" di lampadine, ecc... Detto questo, dopo "L'esorcista", "Poltergeist", "The others", ecco il quarto film degli ultimi 40 anni che riesce a spaventare: ha infatti il merito di riuscire a creare un' atmosfera degna dei pochi film dalla sana adrenalina, nonostante dei banali umanoidi che bussano alla porta, classico esempio di come si possono ricavare buoni risultati anche da temi visti e rivisti, cosa che- continuo a sostenere - sarà inevitabilmente sempre più frequente nel cinema di fantascienza, dato che le idee non sono una risorsa infinita... Qui dunque, la minestra riscaldata è riscaldata molto bene, grazie ad una regia in pieno stile Shymalan, che qui è in piena forma, ad un asso come Mel Gibson, e ad una costruzione dei dialoghi e dell' ambientazione fatti veramente bene.
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