Regia di Kenji Mizoguchi vedi scheda film
Finalmente "un Mizoguchi" grazie ad una rassegna su questo regista che proporrà ben 11 sue opere!!! Mi aspettavo un film immobile nella regia, nella narrazione, nella scenografia ed invece sono rimasto folgorato dal "tutto" che si può ammirare da questa pellicola. L'intreccio è fluido, mai banale dove reale e onirico trovano entrambi spazio nella terra sconvolta del Giappone del XVI secolo. Il Male e il Bene; l'amore e il tradimento. Riflessione anche sulla figura autoriale e ampio risalto alle figure femminili, più positive degli uomini, siano esse reali o...spiriti.
La regia è un piacere per gli occhi e c'è una panoramica che mi è rimasta impressa nella mente e gira dentro in loop....ancora e ancora....insieme ai piani sequenza.
Era il lontano 1953 quando Mizoguchi realizzava Ugetsu Monogatari, ma ora il tempo sembra essersi fermato grazie alla forza di questo film dove non sempre è ciò che si vede a far riflettere, ma anche "l'off frame", siano essi rumori, siano sequenze soltanto immaginate dallo spettatore.....
L'archittettura scenica unita alla fotografia ora realistica ora onirica mi fa pensare a dei dipinti dotati del movimento che solo il cinematografo può donare.
Trovare un difetto? Impossibile! Anche gli attori e la caratterizzazione dei vari personaggi è precisa e attenta.
Inno al Cinema! W Mizoguchi....l'Immortale!!
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