Liam sta per compiere sedici anni. Sua madre Jean uscirà di prigione in tempo per festeggiare il suo compleanno, e lui decide di darsi alla criminalità pur di trovare il denaro necessario per comprare una casa in cui vivere insieme alla madre e alla sorella...
Note
Un Loach classico che in Sweet Sixteen vola altissimo, perché la sceneggiatura - pregna di senso etico - del solito Paul Laverty va a braccetto con facce che parlano da sole, con situazioni di degrado sociale che, in quanto autentiche e misconosciute, hanno bisogno di trovare una voce attraverso il cinema. Gran finale truffautiano e una curiosità: in Usa uscì sottotitolato per la peculiarità dello slang.
Un ragazzino allo sbando con mamma in galera troverà nel crimine l’unica strada per realizzare i suoi sogni. Come sempre Ken Loach si fa portavoce di un cinema sociale di altissima qualità. Voto 7/10.
un durissimo ritratto di vite. ragazzi troppo "grandi" per vivere come bambini.. e troppo "piccoli" per vivere una da adulti. toccante e commovente. poco spazio per l'ottimismo ed i sogni, per la felicità..
Un film molto bello e toccante, con attori veritieri al massimo, ed una regia pacata che cerca di tagliare all'osso gli orpelli per colpire con la trama ed i messaggi fin troppo chiari…
Si può parlare di neorealismo degli anni duemila? Facciamolo! Questo è il suo manifesto. Non ha il bianco e nero, per il resto è all'altezza dei grandi del passato.
Lo slang dei quartieri portuali di Glasgow costringe ai sottotitoli anche gli spettatori di lingua inglese, un modo come un altro per segnare la frattura fra le classi di un’Inghilterra thatcheriana che ha ridotto in miseria gran parte del suo popolo.
Girato nel 2002, Sweet sixteen fotografa una fetta di società piegata negli anni precedenti dalla chiusura dei cantieri… leggi tutto
Che i sedicenni del film non siano dolci lo sapevo fin da subito, ma che il film fosse così sgradevole e violento non me l'aspettavo. La violenza fisica è poca, ma quella dei rapporti umani è tantissima. Certo, Loach gira bene come al solito, ma resta il fatto che questo film è stato per me una tortura psicologica dall'inizio alla fine; nel senso che sapevo che tutto… leggi tutto
Passi per il Ritratto di un'Inghilterra in decadimento e grigiore quasi totale immesso in questa Pellicola ma questo Ragazzino che ne combina di cotte e di crude (pur avendo una Sua Idea interiore e del perche' vuole comportarsi cosi' (?) ...),non mi lascia pensare di dare un Pollice all'insu' in positivo a tutta la visione del Film ed in effetti non ho neanche un punto da salvare perche' vedere… leggi tutto
Selezione strettamente personale dei migliori film drammatici che ho guardato nel corso della mia vita (non sono in ordine di preferenza).
Playlist in continuo aggiornamento....
Liam (Compston) ha quasi 16 anni. Per assicurare a sua madre un'esistenza dignitosa e lontana dalla droga quando la donna sarà uscita dal carcere, non si perita di farsi assoldare da un boss malavitoso per spacciare droga. Determinato, intelligente, intraprendente e creativo, Liam trascina nella sua donchisciottesca avventura l'amico Flipper (Ruane), inviso al boss che per questo chiede a…
Lo slang dei quartieri portuali di Glasgow costringe ai sottotitoli anche gli spettatori di lingua inglese, un modo come un altro per segnare la frattura fra le classi di un’Inghilterra thatcheriana che ha ridotto in miseria gran parte del suo popolo.
Girato nel 2002, Sweet sixteen fotografa una fetta di società piegata negli anni precedenti dalla chiusura dei cantieri…
Coerentemente al suo interesse autoriale, Ken Loach racconta il disagio e l’isolamento sociale degli ultimi, dei ceti meno abbienti, di famiglie radicate in un contesto che non lascia scampo. In Sweet Sixteen il regista cala lo sguardo al livello di un adolescente, sfruttando la fragilità e, al contempo, la forza di un’età che non conosce compromessi, svelandone i sogni…
Che i sedicenni del film non siano dolci lo sapevo fin da subito, ma che il film fosse così sgradevole e violento non me l'aspettavo. La violenza fisica è poca, ma quella dei rapporti umani è tantissima. Certo, Loach gira bene come al solito, ma resta il fatto che questo film è stato per me una tortura psicologica dall'inizio alla fine; nel senso che sapevo che tutto…
Passi per il Ritratto di un'Inghilterra in decadimento e grigiore quasi totale immesso in questa Pellicola ma questo Ragazzino che ne combina di cotte e di crude (pur avendo una Sua Idea interiore e del perche' vuole comportarsi cosi' (?) ...),non mi lascia pensare di dare un Pollice all'insu' in positivo a tutta la visione del Film ed in effetti non ho neanche un punto da salvare perche' vedere…
Altri possibili titoli scartati : il NonGiovane. Cenni sull'Universo. Plan B from Other Europe. L'altro ieri. Mio nonno ultimamente ci tiene a ricordarmi sempre che quando…
I 'dolci sedici' sono sarcasticamente gli anni che il protagonista Liam sta per compiere; il ragazzino sta per entrare in una fase fisiologicamente difficile della vita, ma è probabile che per lui non ci sarà alcuna differenza, che non avvertirà cambiamento: perchè la sua vita è già un disastro. Ecco che, con un'altra sceneggiatura firmata da Paul Laverty (la quarta consecutiva, se si…
Un Loach d'annata. Il copione di Paul Laverty mette sul banco gli ingredienti per un socio-dramma estremo, in cui la famiglia non esiste più e i rapporti fra le persone sono completamente stravolti. Ragazze madri, giovani spacciatori, nonne tossicodipendenti: tutti al soldo di uomini violenti criminali sfruttatori. Lo sfaldamento del tessuto sociale è…
Una full immersion nei bassifondi più dimessi della periferia di Glasgow a rimirare le macerie lasciate da tanti anni di thatcherismo e di crisi economica/occupazionale.E'questo il cuore pulsante di questo film di Ken il rosso,la storia di un quasi sedicenne,Liam che ha tante aspirazioni da bravo ragazzo(non ultima quella di avere una casa per la propria famiglia formata dalla madre in…
A colpire non è proprio la violenza del film (non fisica ma morale) quanto i paesaggi. Si cerca di far capire più con le immagini che con le azioni lo squallore di una vita che può sembrare lontana ai più, ma che qualcuno vive veramente. E alla fine non si sa bene da che parte stare. Complimenti a Loach per come riesce a rappresentare la vita anglosassone.
Bellissimo film sull'adolescenza, con un grande protagonista-ragazzino diviso tra durezza e violenza (identificate nella figura paterna) e poesia e dolcezza (vissute intensamente in rapporto con la figura materna, che tuttavia si dimostra molto al di sotto del sentimento del figlio). Intorno, a parte l'amicizia e la fratrellanza, schifo.
VOTO : 7. Nel corso della sua onorata (e speriamo ancora lunga) carriera, Loach ci ha regalato uno spaccato della società britannica a tutto tondo ... disoccupazione, droga, disagio in generale di una società considerata all'avanguardia ma che, come sempre si dimentica dei più deboli. Qui si concentra sul disagio giovanile ottenenendo risultati pregevoli. Da vedere (come…
Quei film in cui è protagonista l'aspetto deteriore della giovane eta'un po'da tutte le prospettive.Probabilmente i titoli piu'famosi sono gli ultimi due(e come ti sbagli)ma per chi non li conoscesse anche i giovani…
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Commenti (18) vedi tutti
Stavolta il "perdente" è un ragazzino di 15 anni ma gli ingredienti sono quelli consueti dei film di Ken Loach. Fatto bene ma triste
commento di Artemisia1593Senza lode ne infamia.
commento di gruvierazVicenda un po' illogica, pur se appassionante. Alla fine lascia un sapore di irrisolto. Volto: 3,5 stelle (2023)
commento di robynestaUno dei migliori Loach, premio per la sceneggiatura a Cannes 2002
leggi la recensione completa di yumeUn ragazzino allo sbando con mamma in galera troverà nel crimine l’unica strada per realizzare i suoi sogni. Come sempre Ken Loach si fa portavoce di un cinema sociale di altissima qualità. Voto 7/10.
commento di alexio350Un viaggio all'inferno del degrado umano della provincia inglese, tra famiglie sfasciate e spaccio di droga. E tanta violenza.
leggi la recensione completa di BalivernaNulla di cosi' evidente da essere ricordato !
leggi la recensione completa di chribio1Grande Loach che ci racconta in maniera cruda ma esemplare la vita dei proletari inglesi. Voto 8,5
commento di jeffwineAttendibile, robusto, un film "coming-of-age" come raramente se ne vedono.
commento di movieman8
commento di nico80un durissimo ritratto di vite. ragazzi troppo "grandi" per vivere come bambini.. e troppo "piccoli" per vivere una da adulti. toccante e commovente. poco spazio per l'ottimismo ed i sogni, per la felicità..
commento di columbiatristar8
commento di incallitoUn film molto bello e toccante, con attori veritieri al massimo, ed una regia pacata che cerca di tagliare all'osso gli orpelli per colpire con la trama ed i messaggi fin troppo chiari…
commento di RageAgainstBerluscaun piccolo omaggio a truffaut, film commovente e costruito bene, lo consiglio a tutti, palma d'oro sceneggiatura strameritata
commento di Dr.LynchL'ho trovato un'emeruta c***a…quasi reale,ed dalla regia mi sembra un film da 4 soldi…
commento di Mirkèè un bellissimo film che consiglio a tutti…una storia semplice, ben raccontata che non può non colpire.
commento di sbombaSi può parlare di neorealismo degli anni duemila? Facciamolo! Questo è il suo manifesto. Non ha il bianco e nero, per il resto è all'altezza dei grandi del passato.
commento di tobanisSempre valido il giudizio sopra. Ma almeno 6 il voto.
commento di Patachimico