Uno scienziato un po' strambo e una biologa naturalista fanno la scoperta dell'anno: in una foresta entrano in contatto con Puff un tizio, più simile a una scimmia che a un uomo. I due lo rinchiudono in un laboratorio e tentano di farlo diventare un uomo civilizzato. L'impresa è difficile da portare a termine.
Note
Film apparentemente a tesi, paradossale, grottesco, ideato da Charlie Kaufman, sceneggiatore di _Essere John Malkovich_, che, dopo Spike Jonze, tiene a battesimo da regista un altro big dei videoclip: Michel Gondry. Una parabola contemporanea affascinante, seppure decisamente discontinua. La coppia Kaufman-Gondry farà molto meglio col successivo _Se mi lasci ti cancello_.
Non è tanto la natura (genetica), ma l'impronta mentale, educativa, ambientale che si riceve/subisce sin da piccoli che pone le basi di quello che saremo da grandi. E' questo a cui non si può sfuggire, ci dice il film.
Scemenza unica… qui non si può neanche tentare il minimo paragone con la "donna scimmia" di Marco Ferreri, siamo veramente alle demenzialità più stupida. L'ho guardato fino alla fine aspettando in qualcosa di sensazionale che non ci sarà mai.
La prima sceneggiatura di Charlie Kaufman (Essere John Malkovich) aveva fatto esordire alla regia cinematografica un asso del videoclip come Spike Jonze; per la sua seconda storia ecco che debutta dietro la macchina da presa Michel Gondry, proveniente da - indovinate dove? Dal videoclip, già. Purtroppo però la classe di Jonze non è neppure lontana parente del mestiere… leggi tutto
VOTO : 6.
Pellicola squinternata, assolutamente originale, che esce da tutti i possibili inquadramenti, passibile di tutte le critiche possibili (io lo salvo, ma non avrei niente da dire a chiunque gli desse una stelletta), ma in fondo talmente anormale, da non farsi dimenticare facilmente (eh, magari per il disprezzo).
Ecco probabilmente l’eccesso, a volte eccessivamente sostenuto,… leggi tutto
Interessante opera prima di Michel Gondry, che "sforna" un film che non è un film ma un cerchio, una storia che non appena si conclude inizia di nuovo e di nuovo, una riflessione sulle pulsioni dell'uomo, sulla insoddisfazione, alla ricerca di una corretta esistenza. Si intravedono in lontananza le visioni oniriche del futuro capolavoro "Eternal Sunshine of the Spotless mind". Chi lo considera… leggi tutto
MUBI - PRIMA I PRIMI: opere prime di noti registi
Lila (Patricia Arquette) è una bellissima ragazza, afflitta da un problema ormonale che le fa crescere peli antiestetici ovunque sul corpo.
Questa circostanza la rende insicura e indifesa in un contesto sociale che non ammette inestetismi di tale proporzione. Per questo motivo decide di abbandonare la modernità per rifugiarsi in…
“Il tuo istruttore di scuola guida era uno junghiano?” “Sto pensando di finirla qui” (ma anche: “...di porre fine alle cose”), recita il titolo, allarmante, del romanzo…
Dopo la lista di film che tutti amano, ma che a me non sono piaciuti, ho pensato che sarebbe stato interessante fare pure una bella lista di titoli stroncati dalla maggioranza delle persone, ma che a me invece sono…
Questo film è anche originale, ma troppo, troppo strampalato. Cioè, abbiamo: una bella ragazza pelosissima, un tipo che vive nudo nei boschi pensando di essere una scimmia, uno scienziato che cerca di insegnare il galateo a tavola ai topi, un’altra che se la fa col nano di Il trono di spade….e mi sa che lascio fuori qualcosa. Alla sceneggiatura Kaufman, al tempo reduce dallo script…
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Commenti (3) vedi tutti
Sebbene sia in fondo una gran cavolata, è realizzato bene, senza grosse sbavature. Grottesco e ironico quando serve. Una parodia di Tarzan?
commento di bebabi34Non è tanto la natura (genetica), ma l'impronta mentale, educativa, ambientale che si riceve/subisce sin da piccoli che pone le basi di quello che saremo da grandi. E' questo a cui non si può sfuggire, ci dice il film.
commento di moviemanScemenza unica… qui non si può neanche tentare il minimo paragone con la "donna scimmia" di Marco Ferreri, siamo veramente alle demenzialità più stupida. L'ho guardato fino alla fine aspettando in qualcosa di sensazionale che non ci sarà mai.
commento di sillaba