Regia di Pietro Germi vedi scheda film
Forse un po' datato, ma molto ben fatto e ancora godibile. C'è la satira di un Veneto perbenista e ipocrita in modo differente da come è perbenista e ipocrita il Veneto (e l'Italia) di oggi, ma graffia ancora, il ritmo e la musica sono implacabili, a tratti fa davvero ridere.
E' pieno di personaggi, ha una orchestrazione polifonica, con intrecci ben pensati fra tre storie che procedono comunque divise.
Ottima.
Bravo; anche se il suo capolavoro secondo me rimane il travestito di "Sessomatto" di Dino Risi.
Una bella interpretazione che fa il paio con "Amici miei". Per gli estimatori di Moschin, un altro ruolo da non perdere è quello in "Milano calibro 9".
Brillantissima, peccato che un regista come Germi non ci sia più. Forse un pelino sotto rispetto a "Divorzio all'italiana", che è il suo capolavoro.
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