Regia di Simon Wells vedi scheda film
Pellicola divertente per tutta la famiglia che x le tematiche affrontate sembra provenire dagli anni ‘70/’80 (avrà forse utilizzato anch’essa la macchina del tempo?). Si parte come un film fantasy che ricorda molto da vicino “L’Uomo venuto dall’impossibile” (anche se cambia il contesto e il motivo per il quale il protagonista utilizza la macchina del tempo), poi si entra esplicitamente nella fantascienza (e questa è la parte migliore, ma anche la + breve) con tanto di basi umane sulla luna e disastri naturali con la luna che precipita sulla terra determinando una sorta di apocalisse. Nel secondo tempo si lascia spazio all’avventura che si tramuta poi in horror (political correct) con citazioni a “Il Pianeta delle Scimmie”. Buone le interpretazioni con un Guy Pearce (voto: 7.5-) (protagonista in “Memento”) che si conferma su buoni livelli e un Jeremy Irons (voto: 7.5+) che si concede ad un cameo piuttosto inquietante. Regia discreta (voto: 7.5) con qualche ottimo momento tra i quali l’inseguimento delle creature mutanti all’interno della grotta (forse queste sono le sequenze + belle di “The Time Machine”). Eccessivo utilizzo di computer grafica (si va dalle scenografie alle scene di combattimento), cosa che da all’opera un taglio prettamente commerciale, anche se tutto sommato si evita di cadere nel tradizionale prodotto destinato alle grandi platee. Sceneggiatura più che sufficiente (voto: 6+) che ha il limite di lasciare aperti tutta una serie di interessanti quesiti (l’impossibilità di modificare il destino, lo sviluppo incontrollato della tecnologia, il progresso che porta alla distruzione, l’evoluzione delle specie e la capacità di adattamento al modificarsi delle condizioni ambientali) soprattutto xkè si opta x la realizzazione di un film che funge da contenitore (cosa inevitabile visto che il protagonista procede nel futuro saltando secoli interi). Finale bruttino in puro stile hollywoodiano con il protagonista che si comporta da eroe e elimina tutti i “cattivi” di turno. “The Time Machine” è quindi un prodotto di genere che guarda + alle grandi platee che al pubblico di nicchia appassionato di b-movie e questo, personalmente, non può che dispiacermi, cmq tutto sommato non ci si annoia, anzi, in alcuni momenti si resta piuttosto spiazzati interrogandoci su cosa starà x succedere (in particolare nella scena che precede l’entrata in azione x la prima volta delle creature mutanti). Carino. Voto: 7
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