Regia di Peter Docter vedi scheda film
Dopo il grande successo di Inside Out, vorrei tornare indietro nel tempo, precisamente al 2001, per parlare di un altro piccolo gioiello di casa Pixar firmato Pete Docter.
Monsters & Co. è ambientato in un mondo in cui i mostri, tutti diversi e coloratissimi (graficamente sono davvero uno spettacolo per gli occhi), ricavano l'energia dalle urla dei bambini. Infatti, alla Monsters & Co. (il cui geniale slogan in inglese dice "We scare because we care") vi lavorano spaventatori professionisti incaricati appunto di spaventare i bambini per ricavare dalle loro urla terrorizzate l'energia necessaria a far funzionare Mostropoli.
I personaggi, come spesso accade nei film Pixar, sono ben delineati e costruiti accuratamente per insegnare qualcosa ai bambini e far riscoprire le piccole cose agli adulti. In questo senso i film della lampadina saltellante sono perfetti per tutta la famiglia, perché ognuno si diverte e si commuove e perché sono messi in campo i sentimenti più puri che sanno emozionare grandi e piccoli: chi non rimarrebbe colpito dall'insolita e travolgente amicizia fra un mostro blu gigante e peloso e un'allegra bambina? E chi non si è asciugato dal viso una lacrima quando Sully dice addio a Boo e non ha gioito sul delizioso finale pieno di nuove possibilità?
L'amicizia fra lo spaventatore Sully e la piccola Boo è il tema portante del film e il messaggio di fondo è chiaro e bellissimo: l'amicizia non ha confini, non ha barriere, non ha pregiudizi. Il legame fra questi due personaggi infatti insegna ad andare oltre le apparenze e ad accettare chi è diverso da noi.
La costruzione dell'intreccio è semplice, ma dimostra che con poche idee ma molto definite e di spessore, si può creare qualcosa di magico, un film d'animazione che non è solo intrattenimento. Questa insomma è proprio la grande abilità della Pixar che con film come Wall-e, Up, e Inside Out e con il suo inconfondibile stile, regala delle perle alla storia del cinema.
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