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Vidocq - La maschera senza volto

Regia di Pitof (Jean-Christophe Comar ) vedi scheda film

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La recensione su Vidocq - La maschera senza volto

di Rosencrantz
4 stelle

In altre sedi mi sono già ritrovare ad elogiare l'indubbio coraggio dimostrato dal cinema francese nel volere battere strade "commerciali" con un notevole dispendio di mezzi, tirando fuori registi che osino molto di più di quanto non facciano i mesti ed anonimi "maestri" nostrani. Purtroppo il cinema d'oltralpe non sembra aver ancora trovato la via giusta che sappia coniugare la modernità narrativa con la potenza narrativa, e le ultime prove in questo senso (IL PATTO DEI LUPI e BELFAGOR) si siano dimostrate ambiziose quanto fallimentari. E questo VIDOCQ, spiace dirlo, non si discosta di molto dai succitati: meno disastroso e patetico di BELFAGOR, ma molto più squilibrato ed inconsistente de IL PATTO DEI LUPI.
Ispirato ad un personaggio pare molto noto in patria (e la pellicola, grosso difetto, dà per scontato che il pubblico conosca il background del protagonista facendone brevi e sospesi accenni), il film gode di una trama non originalissima (molte sono le somiglianze con ANGEL HEART oltre che con la pletora di thriller sovrannaturali che l'hanno preceduto) ma sceneggiata con una certa abilità, totalmente disfatta dalle manie di grandezza del regista che pare aver voluto usare assolutamente tutti i mezzi a disposizione, in un profondersi di riprese distorte (finiti i soldi, gli era forse rimasto solo il grandangolare?), lotte coreografiche (e non basta qualche grugnito per far passare il massiccio Depardieu per un semi-karateka) e fotografia insopportabilmente satura e sgranata. Gli effetti sono indubbiamente notevoli, e molte sequenze prese da sole sono di indubbio impatto, ma la volontà di stupire assolutamente in ogni scena satura ben presto la pellicola finendo per dimostrare l'inettitudine di chi dirige piuttosto che la grandezza.
Pitof vorrebbe essere Gilliam, Raimi, Coppola, tutti autori dalla spiccata personalità che vengono scimmiottati pensando di sopperire ad un inesistente talento con la clonazione delle idee altrui, riuscendo solo ad essere irritante e ad appesantire una narrazione altrimenti ben più scorrevole. Ancora una volta devo dire "peccato", peccato per aver sprecato grandi risorse di professionalità e mezzi dandoli in mano, mi si passi il termine, ad un imbecille, ma pensando che gli imbecilli nostrani al massimo sanno fare MERRY CHRISTMAS, forse abbiamo solo da imparare...

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