Regia di Barbet Schroeder vedi scheda film
Il regista partecipa anche alla produzione, ma il film non riesce ad uscire dai soliti canoni di suspense di serie, la storia cavalca un tema discreto, ma sempre condotto in maniera poco originale, se non per l’interpretazione dei due protagonisti, in special modo da Keaton, che ha un personaggio molto scavato e non facile a cui risponde benissimo, seguito a ruota da Garcia che però deve stare all’ombra di un personaggio meno originale e più scontato. Il film doveva contare su una sceneggiatura più temeraria e spericolata, per raggiungere uno scopo anche politicamente scorretto, ma più efficace, ma i canoni sono quelli dei binari, quasi, tranquilli del genere e ci si accontenta troppo presto di una storia che si sa dove va a parare con certezza. Le scene di azione non mancano, ma sono tutte prevedibili, meglio le scene dei colloqui in prigione, dove magari si poteva sfruttare meglio la non normalità dei caratteri.
una storia non originale, aveva bisogno di altro sostegno
ha fatto una regia di maniera
senz'altro lodevole
come attore ineccepibile, anche se il ruolo non può dargli di più
attrice brava, ma qui nella routine
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