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Il colpo

Regia di David Mamet vedi scheda film

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La recensione su Il colpo

di lorenzodg
8 stelle

"Abbiamo due finali diversi io e te..!" dice Bergman (Danny DeVito) a Joe Moore (Gene Hackman) nel/i prefinale/i de "Il colpo" (Heist) di David Mamet...  Ma in realtà il film nasconde ancora inganni a catena per chiudere il discorso con una semplice battuta. Tutto è vero quello che è falso, ma anche il falso-vero si dimena barcamenandosi sul forse o quasi!
Mamet che conosciamo si è divertito molto a scrivere questa storia di doppi giochi continui e senza sosta: ogni sguardo, movimento, parola, inquadratura nasconde qualcosa e di più (una scatola aperta e se ne aprono altre, un filo diretto con lo spettatore che rimane incollato all'ultimo centimetro di pellicola).
Joe Moore vuole andare in 'pensione' ma il 'capo' Michey Bergman gli offre la possibilità dell'ultimo colpo: un buon numero di lingotti d'oro chiusi e 'custoditi bene' in un aereo svizzero. Si deve preparare il piano nei minimi dettagli e Joe si fa aiutare dai suoi fidi amici (amici-ladri e nemici per la pelle). Bobby per primo e la sua "fedele" moglie danno il gusto alla grande impresa. Ciò che è difficile(issimo) per Joe sembra un gioco da ragazzi e il gioco riesce bene fino a quando...
Gene Hackman riesce ad entrare talmente bene nel personaggio che confondi tutto e non pensi che lui ha già pensato al doppio gioco (e oltre) di tutti i suoi fedeli e fino all'ultimo mostra una 'postura compassata' tale da ingannare noi e i suoi soci. Fino all'ultima inquadratura: un sorriso beffardo e ...il carico è rimasto sempre lì (l'ultimo colpo di genio senza..nessuno a fianco).
Dopo dieci anni questo Mamet rimane integro e pulsante, vivo e ansioso: un attimo di pausa non c'è..fino a quando il buio rimane sullo schermo. Una scrittura sopraffina (solo lui e di pochi altri)..ricordare una filmografia veramente 'fuori da schemi' ("Homicide", La casa dei giochi", "Spartan", "La formula"..) e da facili 'stili' e da produzioni già confenzionate.
Sceneggiatore di 'talento' e di grandi scherzi. La sua regia nasconde sempre quello che la penna non ha ancora scitto.
E gli attori li sceglie con grande maestria.
Un Joe-GeneHackman superlativo de straordinario: un viso che ad ogni gesto vale una vista a questo film per niente inutile.
Voto 9.

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