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Il grande attacco

Regia di Umberto Lenzi vedi scheda film

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La recensione su Il grande attacco

di mmciak
8 stelle

"Il Grande attacco" diretto nel
1978 da Umberto Lenzi,
devo dire che non mi è dispiaciuto.

La storia comincia durante le Olimpiadi del 1936
a Berlino dove un gruppo di persone di diversi paesi
si incontrano in casa di un ufficiale,e gli uomini,
brindano ad un futuro di pace e fratellanza.

Però nel 1942 in piena seconda guerra Mondiale
si troveranno tutti sul fronte,e di lì a pochi anni,
inseguendo in maniera diversa un
destino tragicamente simile.

Il Film prodotto dalla  Dania Film e la
National Cinematografica rappresenta
l'ennesimo lavoro da un grande Artigiano
del nostro Cinema e uno dei Re del Cinema
"di genere" come Umberto Lenzi che stavolta
racconta la seconda guerra mondiale secondo
il suo punto di vista con un Cast "All Star"
dove spiccano i nomi lussuosi di
John Huston,nel ruolo del duro
corrispondente Professor O'Hara
e Henry Fonda in quello del Generale Foster,
e con un Budget abbastanza cospicuo.

Il regista costruisce il tutto su date e il tempo
che passa con la guerra che sta distruggendo
tutto,e lo fa intorno su dei personaggi
che si erano incontrati a Berlino durante
le Olimpiadi del 1936,e dove nel frattempo
si incrociano con destini diversi.

Devo dire che all'inizio fa fatica ad ingranare perché
è abbastanza statico,però quando comincia questa
storia con i luoghi e le date diventa interessante
perché c'è un inversione dei ruoli tra i paesi
in guerra,e dove appunto gli alleati sferrano
il grande attacco,memorabile in fase di realizzazione
per il realismo e lo spettacolo.

Poi utilizza nei titoli di testa e intorno al Film
materiale d'archivio in maniera equilibrata,
facendoti capire com'è la situazione che
si è creata nel frattempo.

La scena che mi è rimasta impressa oltre
a quella della battaglia e quella dell'interrogatorio
delle SS della ebrea del mondo dello spettacolo,
che dopo per una decisione che deve prendere
si butta dal balcone,per focalizzare quanto
la dittatura nazista disprezzasse la cultura e
gli artisti,che le considerava un pericolo per la società.

Il regista non si perde in fronzoli e anche se
i personaggi risultano troppi e non sviluppati
in maniera approfondita,da rimanere così in superficie,
a mio parere riesce con un buon senso del ritmo
ad appassionarti alla vicenda perché assisti a una
partita a scacchi contro i violenti e spietati Tedeschi
con esiti imprevedibili.

Da segnalare la buona direzione del
Cast dove figurano anche:
Helmut Berger-Samantha Eggar-Giuliano Gemma-
Stacy Keach-Ray Lovelock-Aldo Massasso-
Venantino Venantini-Ida Galli-Edwige Fenech-
Andrea Bosic-Mirko Ellis-Rosario Borelli-
Mario Piave e Pierangelo Civera.

Invece nel reparto tecnico segnalerei
la Fotografia di Federico Zanni,
gli effetti speciali di Gino Vagniluca,
le musiche di Franco Micalizzi
con il tema musicale di Winter in Berlin,
le scenografie di Giuseppe Bassan
e i costumi di Luciano Sagoni,
che realizzano una buona messa in scena.

In conclusione un Film interessante,
e coinvolgente come costruzione e
intreccio dei protagonisti e degli eventi
che vanno a succede,e che ha un messaggio
antimilitarista e contro la guerra,con un finale
speranzoso ma anche pessimista che a suo modo
anticipa "Giardini di pietre" di Coppola,
e nonostante i difetti rappresenta
forse tra gli ultimi "War Movie"
prodotti in Italia.

Il mio voto: 7.


 

 

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