Regia di Steven Spielberg vedi scheda film
Il film è una rielaborazione della favola di Pinocchio con, al posto di un burattino, un robot bambino alla ricerca della Fata Turchina (in certe scene assimilata alla Madonna) che lo possa far diventare vivo.
Fino al primo finale quasi un capolavoro, non solo gli effetti speciali ma soprattutto le molteplici problematiche, alcune affrontate fino in fondo e tante altre lasciate solo intravedere, sul futuro del mondo coi robot: l'amore, sia quello tra genitori e figli che quello tra uomo e donna; la gelosia e la discriminazione tra uomo e robot; la ricerca o il mantenimento della supremazia degli uni sugli altri; la responsabilità; la mortalità degli uni e dell'immortalità degli altri.
L'unico difetto del film è la sua coda, il suo innaturale proseguimento oltre a quello che sarebbe il suo logico punto di fine ed in cui ti saresti aspettato i titoli di coda (per intenderci quando dice "Duemila anni dopo ...") . Questo inutile secondo finale (che ricorda un po' sia "E:T." che "Guerre Stellari") contiene solo noiose ed incomprensibili elucubrazioni e porta sicuramente a dover togliere un voto all'opera complessiva, per il resto veramente ottima, del regista Steven Spielberg (che avrebbe dovuto intervenire anche a costo di allontanarsi dal libro da cui è tratto).
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